Sono partite le ricariche bimestrali della carta acquisti. Tuttavia, molti sono rimasti senza erogazione: cosa è successo

La legge di bilancio del 2023 approvata dal nuovo esecutivo ha cambiato diverse misure rispetto al passato. Alcune sono state confermate pur modificando dei parametri. Tra le misure confermate c’è la Carta Acquisti. Si tratta di una carta ricaricabile del valore di 80 euro erogati ogni due mesi.
L’erogazione è rivolta a persone in difficoltà che con l’importo presente sulla carta possono pagare spese sanitarie, alimentari e le utenze energetiche. La carta è destinata a persone di età pari o superiore ai 65 anni e ai genitori di bambini di età inferiore ai tre anni. Inoltre, hanno diritto alla carta persone in difficoltà. Infatti, è previsto un limite Isee che non deve superare 7.640,18 euro.
Carta acquisti, pagamenti in ritardo

A febbraio sono partiti i pagamenti relativi al bimestre di gennaio e febbraio. Infatti, dal giorno 8 sono partite le ricariche delle carte. Tuttavia, non tutti hanno ricevuto la ricarica anche a distanza di alcuni giorni. Le motivazioni sono dovute al fatto che l’erogazione non spetta all’Inps bensì alle Poste.
Leggi anche: WhatsApp, ecco il servizio postale
Poste italiane deve sbloccare le ricariche e probabilmente ci sono stati dei ritardi. Tuttavia, i pagamenti saranno probabilmente erogati entro la fine della terza settimana di febbraio, ossia entro il 17. Si tratta di attendere ancora qualche giorno. Intanto il governo prosegue a valutare qualche odifica alla carta acquisti.
Leggi anche: Diesel, stangata in arrivo
L’idea è quella di portarla ad un valore più ampio, ossia fino a 500 euro mensili. La riforma della carta potrebbe arrivare in pari con quella del reddito di cittadinanza che sarò abolito nel 2024 per fare posto ad una normativa diversa. In tal senso il governo potrebbe decidere di potenziare la carta acquisti cambiando dei parametri come misura di sostegno alla povertà in sostituzione del reddito. Sotto il profilo, invece, dell’incontro tra domanda e offerta del lavoro arriverebbe una nuova normativa tutta da scoprire. Infatti, il ministro del lavoro e il governo si sono dati un anno di tempo.