La legge di bilancio ha stabilito un aumento per i dipendenti pubblici. Tuttavia, a partire da febbraio arriveranno solo per alcuni
La legge di bilancio per il 2023 ha previsto degli ulteriori aggiustamenti al fine di cercare un nuovo equilibrio tra redditi e costo della vita. Infatti, l’inflazione del 2022 ha cambiato tutti i parametri. La vita costa di più e in quale misura precisa non è ancora ben chiaro. Infatti, l’inflazione calcolata nel 2022 tiene conto di un ampio paniere di beni.
Tuttavia, in alcuni servizi e beni necessari come alimentari e utenze energetiche l’inflazione è stata ben oltre l’8,3 per cento stimato a livello generale. Alcuni beni hanno toccato aumenti del 100 per cento come il riso mentre sulle utenze di corrente e gas gli incrementi sono stati importanti.
Aumento stipendi, si parte dai sanitari
Tuttavia, il 2023 sarà un anno di assestamento sotto il profilo dei prezzi. Le istituzioni, intanto, per sopperire alla perdita del potere di acquisto sono intervenute sia con sostegni una tantum sia con misure più durature. Tra queste c’è l’aumento previsto solo per il 2023 dell’1,5 per cento degli stipendi dei lavoratori pubblici.
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Tuttavia, l’aumento non è ancora stato reso operativo. Infatti, a gennaio non ci sono stati aumenti per nessuno anche perché la legge di bilancio per il 2023 è stata approvata in ritardo. Sono mancati, quindi, i tempi tecnici per intervenire in una misura che vale per diverse amministrazioni.
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Tuttavia, nemmeno a febbraio sono previsti gli aumenti. Infatti, al momento, con certezza soltanto il comparto dei sanitari riceverà l’aumento in busta paga dell’1,5 per cento a partire da febbraio. Quindi, ne settore sanitario i seguenti profili professionali riceveranno l’aumento previsto già da febbraio.
Infatti, l’aumento non riguarda tutti i profili. Si tratta di Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Operatori Socio Sanitari, Professioni Sanitarie, Amministrativi e Tecnici del Sistema Sanitario Nazionale. Gli aumenti mensili, che valgono per il solo 2023 ammontano da 23 euro circa per gli operatori fino ad arrivare a 52 euro circa per i profili dirigenziali.