A febbraio sono ancora in corso i pagamenti del bonus da 150 euro introdotto dal Governo Draghi
Dopo quasi un anno dall’introduzione del primo bonus anti inflazione del Governo Draghi, legiferato lo scorso maggio 2022, sono ancora in corso i pagamenti del secondo bonus da 150 euro. I due bonus vennero introdotti per compensare gli aumenti dovuti all’inflazione. Tuttavia, si è trattato di due bonus una tantum
Il bonus da 150 euro una tantum è stato rivolto a lavoratori e pensionati che non hanno superato il reddito personale di 20.000 euro. Una platea ristretta rispetto ai percettori del bonus da 200 euro, il primo aiuto anti inflazione del governo precedente che era destinato a coloro che non superavano il reddito personale di 35.000 euro.
Bonus 150 euro, i pagamenti di febbraio
Tuttavia, vista la mole di pagamenti e i milioni di cittadini da servire, i tempi si sono allungati ed è stato operato un calendario di pagamenti da parte dell’Inps per categorie di percettori. Il bonus da 150, infatti, è stato erogato ai pensionati a partire dagli assegni di novembre e ai lavoratori dipendenti con riferimento alle buste paga del suddetto mese.
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Nelle settimane successive è toccato ad altri lavoratori. A febbraio si chiudono i pagamenti del bonus da 150 euro con gli ultimi beneficiari. Si tratta di coloro che percepivano la Naspi a novembre, come ad esempio i precari della scuola ancora senza contratto in quel periodo; i lavoratori con contratto di incarico vendite; gli autonomi occasionali.
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Costoro riceveranno il bonus nel mese di febbraio e si chiude il cerchio per quanto riguarda i bonus anti inflazione. Infatti, nello steso mese si dovrebbero chiudere anche i pagamenti in ritardo dei mesi scorsi per taluni appartenenti ad altre categorie di percettori della misura di sostegno.
Le suddette categorie riceveranno il bonus 150 in automatico. Invece, lo riceveranno soltanto se hanno inoltrato la domanda entro gennaio i seguenti lavoratori: Gli stagionali, collaboratori coordinati e continuativi, gli assegnisti di ricerca, i dottorandi con borsa di studio, i lavoratori stagionali, gli intermittenti e i lavoratori dello spettacolo.