Naspi 2021, è possibile richiederla dopo la Cassa Integrazione? Vediamo nel dettaglio se un lavoratore ha la possibilità di richiederla dopo la Cig.
La Cassa Integrazione è una misura riconosciuta dallo Stato ad aziende e lavoratori dipendenti che consente di ricevere degli aiuti economici atti a sostenere la retribuzione del dipendente in un momento crisi, evitandone così il licenziamento.
Il problema però è che sussidio per il lavoratore rappresenta spesso l’anticamera della fine del suo rapporto lavorativo. Non sempre infatti le imprese riescono a riprendersi da un momento di crisi, e a volte si è costretti a decretare il fallimento dell’attività.
E a quel momento l’unica soluzione, nel caso in cui non si riesce a trovare subito una nuova occupazione, è il ricorso alla Naspi, l’indennità di disoccupazione garantita dallo Stato.
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Naspi 2021, i requisiti per presentare richiesta

Per potervi accedere il lavoratore deve soddisfare alcuni requisiti. In primo luogo deve trovarsi in stato di disoccupazione, con cessazione dell’ultimo rapporto lavorativo per causa indipendenti dalla sua volontà. Deve poi aver maturato almeno tredici settimane di contributi nei quattro anni precedenti alla richiesta e trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi precedenti all’inizio della reale disoccupazione.
Una domanda però è lecita. Cosa accade quando un lavoratore che ha finito la Cassa Integrazione presenta richiesta per la disoccupazione? Il periodo lavorativo gli verrà riconosciuto come effettivo?
In realtà no, in quanto viene considerato neutro. E questo significa che i requisiti richiesti, come contributi e giornate di lavoro effettive, verranno ricercati nel periodo antecedente all’entrata nella Cig.
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A chiarificare questo aspetto normativo, è stata una circolare Inps pubblicata nella data del 29 Luglio 2015.