E’ caccia alle pillole allo iodio: perché sono ricercate

In Belgio si sta verificando un’impennata di vendite delle pillole allo iodio. Scoperto il motivo della corsa all’acquisto

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Pillole (pixabay)

Il conflitto in Ucraina, in Europa, sta facendo molto clamore e destando grande preoccupazione tra la popolazione. Se in Ucraina c’è disperazione, morte, distruzione mischiata al desiderio di resistere all’invasione, nel resto d’Europa cresce la preoccupazione per il rischio che il conflitto possa assumere dimensioni più grandi.

Nonostante, per il momento, il conflitto e lo scontro interessi direttamente l’Ucraina che non è ancora parte dell’Unione europea, si stanno già avvertendo le prime reazioni all’ipotetico conflitto mondiale tra due potenze, la Nato con l’Unione da una parte e la Russia dall’altra.

Le pillole per le radiazioni

guerra russia ucraina
Guerra (pixabay)

In Belgio, infatti, si sta registrando un’impennata di vendite delle pillole allo iodio. Ciò accade perché lo iodo combatte le radiazioni e il Belgio è un paese dove sono funzionanti centrali nucleari. Il popolo fiammingo è già abituato ad usare medicinali di protezione da radiazioni. Solitamente, basta recarsi in farmacia per ricevere gratuitamente le compresse di ioduro di potassio.

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Subito dopo lo scoppio del conflitto, sono state distribuite 1.500 scatole da 10 compresse quando è giunta la notizia della battaglia nei pressi di Chernobyl. Il timore, insomma, che possa esserci un incidente simile a quello del 1986 in qualche centrale nucleare o peggio ancora, la minaccia di una guerra a larga scala con l’uso di armi atomiche, sta correndo in Belgio.

Paura dell’arma atomica

Un fenomeno simile, anche se su una tipologia di produzione diversa, sta accadendo anche in Italia. Un imprenditore del settore dei rifugi ha dichiarato giorni fa di ricevere molte richieste in Italia, specie dal Nord del Paese da parte di famiglie benestanti. In Italia, in sostanza, c’è chi pensa a comprarsi il bunker mente in Belgio fanno scorte di farmaci allo iodio.

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L’imprenditore Giulio Cavicchioli ha dichiarato: “Molte arrivano da gente sprovveduta e disorientata sul da farsi mentre finora una decina di persone si sono attivate concretamente per realizzare un bunker sotto la propria villa”. Le richieste – afferma Cavicchioli – arrivano soprattutto da professionisti e gente benestante del Centro e Nord Italia che desiderano “proteggere la loro famiglia”. 

La minaccia di una guerra atomica è stata esclusa dal Pentagono ma va detto che il solo fatto che se ne parli può destare preoccupazione. La realtà è che un conflitto tra Russia e Nato significherebbe guerra mondiale e una guerra del genere oggi potrebbe portare all’uso delle armi nucleari. Oltre questo aspetto prettamente bellico, esistono i

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