Bollo auto non pagato, dalla mora alla stangata: tutti i casi

Il bollo auto è una tassa regionale che deve essere pagata ogni anno dal momento dell’immatricolazione del veicolo. Cosa accade se saltiamo un pagamento?

Bollo auto (Foto Pixabay)

Il bollo auto è sicuramente tra le tasse pagate più mal volentieri dagli italiani che possiedo un veicolo a due o a quattro ruote. Il bollo deve essere pagato ogni anno, entro un mese dalla scadenza dei 12 mesi, da tutti coloro che hanno un veicolo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (Pra).

Lo scorso 31 gennaio è stato l’ultimo giorno utile per il pagamento del bollo per tutti coloro che lo avevano in scadenza il 31 dicembre 2021 ma non tutti hanno versato la tassa automobilistica nei tempi previsti. Cosa succede a tutti coloro che di fatto sono morosi a partire dal mese di febbraio? Scopriamolo insieme.

Bollo auto, ecco cosa accade se dimentichiamo di pagarlo

Bollo auto (Foto Facebook)

Il bollo auto è un tributo che va pagato alle Regioni e saltare un suo pagamento ha delle conseguenze di natura economica che variano a seconda del ritardo. Tutti coloro che per qualsiasi motivo non hanno pagato il bollo auto entro il 31 gennaio, possono procedere al saldo proprio in questi giorni pagando una piccola mora. La mora è calcolata in automatico se si paga all’Aci, nelle agenzie automobilistiche e nelle tabaccherie.

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Le cose cambiano notevolmente se invece passano mesi per regolarizzare il pagamento. Le sanzioni e le morosità cambiano con il protrarsi del tempo del pagamento del bollo auto. Ci sono casi in cui può scattare anche un avviso di pagamento, cioè un avvertimento bonario, nei confronti del contribuente moroso con il quale si informa dell’omesso pagamento della tassa e lo si invita a pagare entro 30 giorni.

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Nel caso in cui il bollo auto non viene pagato da tre anni c’è addirittura il rischio del ritiro delle targhe. In questi casi, infatti, le Regioni hanno la facoltà di rivolgersi ai concessionari alla riscossione che mettono in moto un iter che termina con il fermo del mezzo. Ovviamente questo provvedimento è molto raro e, prima di arrivarci, le Regioni intimano il pagamento attraverso l’invio di una serie di solleciti.

La pratica viene trasferita all’Agenzia delle Entrate solo dopo che è trascorso un periodo di tempo in cui non c’è stata risposta da parte del debitore. Il provvedimento vero e proprio scatta solo a distanza di 30 giorni. In questo modo la vettura non può più circolare, non può essere rottamata e neppure custodita in un luogo di pubblico accesso.

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