Al Parlamento Europeo presentata un’interrogazione per l’istituzione di un Commissario per il benessere degli animali

In totale sono 118 gli eurodeputati che hanno firmato l’interrogazione orale promossa da Niels Fuglsang, socialdemocratico che rappresenta la Danimarca, con lo scopo di discutere l’istituzione di un Commissario europeo che si occupi del benessere degli animali

Foto Phoenix Han Unsplash

La presentazione dell’interrogazione parlamentare orale segue anche l’adesione di ben 158 deputati e oltre 140 mila cittadini europei alla campagna promossa dalle associazioni per la protezione degli animali europee #EUforAnimals. Per l’Italia alla campagna hanno partecipato nove associazioni tra cui ENPA, Federazione Italiana Difesa Diritti Animali e Ambiente, LAV, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, OIPA .

Undici gli eurodeputati italiani che hanno aderito alla campagna e dodici i co-firmatari dell’interrogazione. Queste le parole di Alice Trombetta, direttrice di Animal Equality Italia riportate anche dal portale Green Report: “Quello di oggi è un risultato storico, che rende chiaro quanto anche gli europarlamentari vogliano lavorare sempre di più su un tema così importante per la sostenibilità e il futuro dell’Europa: il benessere animale. Le istituzioni europee devono prendere atto di questa richiesta importante delle organizzazioni e dei deputati e non perdere questa opportunità“.

Nel testo dell’interrogazione si fa riferimento anche all’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea che riconosce gli animali come esseri senzienti: “L’articolo 13 del TFUE riconosce gli animali come esseri senzienti. I cittadini europei hanno a cuore gli animali, come testimoniano le risposte dell’Eurobarometro, e vorrebbero vedere il loro benessere migliorato attraverso una legislazione chiara, politiche efficaci e l’impegno di risorse adeguate.

La legislazione europea sul benessere degli animali è stata elaborata fin dal 1974, ma l’approccio delle istituzioni europee è stato incoerente, contribuendo al problema della scarsa applicazione su vari fronti.

Il commissario responsabile per il benessere degli animali dovrebbe ricevere più influenza e poteri nelle istituzioni dell’UE su questo argomento la cui importanza è stata chiaramente riconosciuta da questa Commissione.”

Tutte le organizzazioni a difesa degli animali e dell’ambiente in Europa sono chiaramente contente per questo passo in avanti che, però, speriamo noi ora non venga affossato da lungaggini burocratiche. La creazione di un Commissario che possa avere a disposizione fondi adeguati e strumenti adeguati per salvaguardare il benessere di tutti gli animali potrebbe infatti essere vista da qualche lobby come ostacolo all’attuale situazione soprattutto negli allevamenti, in cui la normativa europea esiste ma tiene in conto più la produttività che non l’effettivo benessere degli animali.

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A proposito delle lungaggini da Animal Equality arriva ancora un monito: “Attualmente abbiamo la fortuna di avere una Commissione impegnata, che ha iniziato una revisione della legislazione esistente relativa al benessere degli animali e ha ripetutamente annunciato la sua intenzione di preparare ambiziosi miglioramenti per gli anni a venire”.

“Tuttavia, le azioni delle Commissioni precedenti su questo fronte sono state quasi assenti, e questo potrebbe essere di nuovo il caso quando la prossima Commissione entrerà in funzione alla fine del 2024. Un nuovo periodo di inattività sul benessere degli animali deve e può essere evitato, e la via da seguire è chiara: un commissario europeo esplicitamente incaricato“.

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