Difendersi dal caro bollette, l’analisi di Altroconsumo sui costi e le strategie

Il Governo Draghi ha messo in campo una serie di risorse per tamponare l’aumento delle bollette per le famiglie e le imprese italiane. Un’indagine di Altroconsumo mette in luce quali sono i limiti di questi interventi e cosa è possibile fare come utenti finali per risparmiare

Foto Jason Richard Unsplash

Gli aumenti delle bollette previsti già partire dal primo trimestre di quest’anno sono purtroppo la naturale evoluzione degli aumenti già visti nel corso dell’anno appena concluso. Da parte del Governo è arrivato il taglio dell’IVA sul gas e l’annullamento degli oneri di sistema per la luce fino a 16 kW. Ci sono inoltre 912 milioni di euro per aiutare le famiglie a reddito più basso e la possibilità di rateizzare le bollette dei primi 4 mesi di quest’anno in 10 rate.

Nonostante questi interventi però, come sottolineato da più parti e riportato anche da Altroconsumo, le misure messe in atto dal Governo rischiano di non bastare e di generare una situazione di povertà energetica.

Analizzando le tariffe nel mercato tutelato e nel mercato libero è già possibile fare alcune stime sull’aumento dei costi energetici per la famiglia media italiana. A partire dai rincari calcolati da Arera per esempio, riporta ancora il sito di Altroconsumo, la bolletta del gas che purtroppo in questi mesi invernali viene utilizzato soprattutto per il riscaldamento, potrebbe passare da circa 980 euro a quasi 2mila euro, mentre per quanto riguarda la luce il salto potrebbe essere da 600 euro circa a 1125 euro.

Ma la situazione non è migliore perché si trova nel mercato libero dove la componente energetica ha triplicato proprio prezzo passando in media da circa 0,06 euro kilowattora a 0,18 euro kilowattora. In questo periodo occorre quindi tenere ancora più d’occhio le eventuali offerte dei diversi fornitori di energia in base ai consumi. Per chi si trova nel mercato tutelato potrebbe essere utile controllare se esistono offerte con sconti sulla componente energetica a kilowattora oppure altre forme di bonus per la quota fissa.

Per chi si trova nel mercato libero probabilmente sono già stati introdotti i primi cambiamenti alle tariffe ed è quindi fondamentale controllare sulla bolletta. Con i dati del proprio consumo alla mano è possibile eseguire un confronto con le promozioni gli altri operatori.

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A prescindere da ciò che possono fare gli utenti in questo momento di emergenza, come sottolineato anche dall’Associazione dei Consumatori, occorre trasformare le misure proposte che sono frutto di uno stato emergenziale in misure strutturali. Anche perché la crisi del gas è legata a doppio filo alla situazione politica di un’area del mondo che risulta palesemente in un momento non tranquillo.

Per evitare che i cittadini paghino per le beghe di confine di qualche governante in delirio di onnipotenza sarebbe inoltre opportuno iniziare a pensare seriamente all’implementazione del fotovoltaico e dell’eolico per ridurre la nostra dipendenza dai paesi dell’Est Europa e dalla Russia.

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