Movimento Consumatori: “Puntiamo sulle comunità energetiche per la transizione ecologica”

L’associazione Movimento Consumatori si è espressa riguardo la transizione ecologica e il problema del caro bollette sottolineando come si debba puntare sulle cosiddette comunità energetiche

Foto Caspar Rae Unsplash

Queste le parole di Alessandro Mostaccio Segretario Generale Movimento Consumatori: “Le comunità energetiche rappresentano il naturale sviluppo del concetto di prosumer collettivo, ossia del consumatore che produce ed autoconsuma e quindi diviene protagonista del cambiamento ecologico così come indicato dalla normativa europea nonché strumento di lotta alla povertà energetica e fino a quando il sistema nel suo complesso non consentirà la reale attuazione dei principi europei rispetto alle CER, stiamo prendendo in giro i cittadini e continuando a perdere tempo prezioso che non abbiamo“.

Di comunità energetiche abbiamo già parlato in occasione di un progetto promosso da Legambiente e anche in quell’occasione avevamo ribadito come creare comunità energetiche, ovvero luoghi in cui attraverso il fotovoltaico e l’eolico è possibile produrre energia elettrica e ridurre quindi la spesa energetica e di conseguenza la povertà energetica, sia una strada che coniugherebbe gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 derivate dalla combustione del gas usato nelle centrali elettriche. Allo stesso tempo potrebbe ridurre il numero delle famiglie che si trovano in una situazione di povertà e che faticano anche a pagare le bollette.

Oltre ad aiutare subito chi non è in grado di pagare è necessario agire anche accelerando la pubblicazione dei decreti attuativi del D.Lgs. 199/2021 sulle Comunità Energetiche, vero banco di prova di un’Italia protesa ad abbattere le emissioni in atmosfera di Co2 e a percorrere speditamente la strada della transizione ecologica” afferma Ovidio Marzaioli responsabile del settore energia elettrica, gas e idrico del Movimento Consumatori.

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E nel comunicato stampa la posizione del Movimento è chiara: si tratta di trovare il modo di intervenire subito per aiutare chi non è in grado di pagare ma allo stesso tempo programmare gli interventi per raggiungere la transizione ecologica. Ribadiamo inoltre la nostra posizione proprio a favore di un cambio di strategia che punti sulle rinnovabili evitando facili fascinazioni verso il nucleare, i cui effetti deleteri a lunghissimo termine sono ancora da quantificare.

Perché se è vero che una delle opere faraoniche nucleari di cui si parla da anni è stata finalmente completata in Finlandia è vero anche che la Germania sta invece lentamente spegnendo tutti i propri reattori.

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