Assegno unico, domande da gennaio ma sorpresa sui pagamenti

Secondo il decreto attuativo che dovrebbe arrivare in CDM settimana prossima, l’assegno unico per i figli comincerà ufficialmente ad essere erogato da marzo con le domande che possono essere inviate a partire da gennaio
pixabay
La nuova misura dell’assegno unico per i figli entrerà in vigore ufficialmente solo a marzo e le richieste potranno essere fatte solo a partire da gennaio. Nel frattempo continua la misura ponte.
Stando alle indiscrezioni si è scelto di indicare come termine di avvio per l’invio del nuovo assegno unico per i figli il mese di marzo per permettere alle famiglie di poter presentare il proprio ISEE.
L’ISEE è infatti la discriminante fondamentale per stabilire a quanto ammonta l’assegno unico. Per chi non lo presenta è prevista la cifra minima. La misura dovrebbe entrare in vigore da marzo e le richieste possono essere fatte a partire da gennaio. Per coprire i primi due mesi del 2022 verrà mantenuta la misura ponte attualmente in vigore. Vediamo adesso i requisiti e come richiedere il bonus.

Assegno unico per i figli, minimi massimi e premi alle mamme che lavorano

Congedo parentale
Famiglia (Foto Pixabay)
Nell’assegno unico si concentrano tutte le varie forme assistenziali che finora hanno aiutato le famiglie italiane con figli. Con l’introduzione del nuovo assegno unico per i figli spariscono infatti i vari bonus bebè, bonus mamme domani e il bonus asilo nido. Il calcolo viene fatto a partire dal numero di figli e prevede un minimo di 50 euro e fino a un massimo di circa 180 euro per ogni figlio.
Nel caso in cui si abbiano da tre figli in su è prevista un’ulteriore maggiorazione. Il calcolo preciso dell’assegno viene fatto in base all’ISEE che viene presentato. Per chi non lo presenta e per i redditi più alti l’assegno al momento della richiesta viene erogato nella cifra più bassa: circa 50 euro.

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C’è poi anche una maggiorazione aggiuntiva nel caso in cui entrambi i genitori lavorino. L’assegno unico entra però in vigore solo a marzo, ciò significa che per i mesi di gennaio e febbraio dell’anno prossimo continuerà ad essere in vigore la misura ponte che doveva invece concludere il proprio percorso con la fine del 2021.

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La scelta di legare l’assegno all’ISEE è stata fatta anche in base probabilmente ai dati Istat che ci dicono che circa la metà delle famiglie italiane si trova con un ISEE massimo di 15mila euro e può quindi beneficiare di un assegno unico per i figli decisamente sostanzioso.

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