In catalogo tra le novità, il film è del 2018, ma approda su piattaforma nell’ultima settimana. Ed è già top in classifica
Il cinema di Clint Eastwood è Il Cinema. Con il suo sguardo tutto statunitense sul mondo, Eastwood ha sempre avuto il pregio di uscire dai canoni di genere per rivelare la più intensa natura umana. Lo ha fatto come attore, al “servizio” di Sergio Leone e molti altri, con cui ha incontrato la celebrità grazie alle sue interpretazioni apparentemente fredde, ma ricche di intensità. Ma mentre la carriera di Eastwood come attore è stata idolatrata dal pubblico e meno dalla critica, quella di regista ha fatto sin dal principio un balzo in avanti.
Si annoverano i pluripremiati “Gran Torino”, Mystic river” e “Million dollar baby”, con cui il cinema di Eastwood si fa più intimo e personale, dove la cesura tra buoni e cattivi spesso incontra sfumature realistiche e disilluse.
Su Netflix è arrivato “The Mule – Il corriere”, film del 2018.
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“The Mule”, trama e contenuti
E’ basato sulla storia vera del più anziano corriere di droga che si sia mai incontrato. Leo Sharp, reduce di guerra, è diventato a 90 anni corriere per il cartello di Sinaloa. Quando la notizia è comparsa sul New York Times, le aziende di produzione cinematografica hanno fatto a gara per trasporre su pellicola la storia.
Eastwood in prima persona ha prodotto il film con la Warner Bros, ha assunto la regia ed è l’interprete principale.
Trama: Nel 2005 l’ottantenne Earl Stone è un floricultore, che ha trascurato famiglia e figli per viaggiare con il suo pick up per lavoro. 12 anni dopo lo troviamo al matrimonio della nipote; la sua attività è in fallimento, e per un caso accidentale, viene assunto per fare il corriere. Inizialmente inconsapevole del carico di traporto di droga, Earl viene sedotto dai soldi facili, e con la nuova attività tenta di riallaciare i rapporti con la famiglia, fino all’inevitabile declino finale.
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La trama non rende giustizia al registro malinconico e scanzonato di Eastwood, che inserisce nel racconto tematiche di integrazione razziale e della spietata provincia americana. Anche se il cineasta replica i canoni di successo del suo ultimo cinema, “The Mule” ha il pregio di non fornire etichette visibili, molto facili da incontrare nei film sul narcotraffico. Da vedere.
