Italiani e sovrappeso, i nuovi dati Eurostat sono positivi

Eurostat ha diffuso i nuovi dati relativi al sovrappeso in Europa e gli italiani sono ultimi per percentuale di soggetti in sovrappeso

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Siamo il Paese in cui il cibo è sacro e i nuovi dati Eurostat sui cittadini europei dimostrano come lo stile di vita legato alla dieta mediterranea contribuisca a un livello inferiore di cittadini che soffrono di sovrappeso e obesità.

Interessante, in particolare, notare come il sovrappeso e l’obesità oscillino in base alla fascia d’età ma soprattutto al grado di scolarizzazione. In linea generale, gli europei con un’istruzione elevata sono meno spesso sovrappeso e obesi. Questo dimostra come la conoscenza aiuti anche a scegliere il cibo e ad avere una maggior consapevolezza di ciò che succede al corpo.

Anche perché l’obesità può essere causa di patologie anche gravi ed è quindi una condizione che va affrontata e risolta. Evitando, sempre, il body shaming.

Eurostat, gli italiani ultimi per sovrappeso

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Se volessimo guardare alla classifica eurostat dal nostro punto di vista questo 2021 ci ha incoronato numero uno anche per quello che riguarda il benessere: l’Italia infatti è ultimo in classifica per percentuale di popolazione in sovrappeso. Il che significa che siamo quelli con il minor numero di persone in sovrappeso in tutta Europa. Verrebbe da fare della facile ironia chiedendoci dove si sarebbe posta l’Inghilterra in questa classifica.

Ma veniamo ai dati. Secondo i dati eurostat, in base all’indice di massa corporea nel 2019 quasi metà degli adulti in Europa era normopeso, mentre più della metà era in sovrappeso. Nello specifico il 53% degli Europei ha una massa corporea con un indice superiore a 25, con un 17% che si trova in una condizione di obesità.

Italia, Francia e Lussemburgo sono quelli in cui la percentuale di persone in sovrappeso è più bassa. Fanalini di coda sono invece Croazia e Malta dove la percentuale raggiunge il 65%. Andando a guardare uomini e donne, il sovrappeso e l’obesità colpiscono maggiormente gli uomini rispetto alle donne. Altro dato interessante è l’incidenza del sovrappeso maggiore con l’aumento dell’età: i livelli più alti si hanno nella fascia tra i 65 e i 74 anni mentre scende di nuovo per gli over 75.

Il dato forse però più interessante in assoluto è il fatto che a quanto pare il sovrappeso è legato strettamente anche al tasso di scolarizzazione. Chi ha una istruzione elevata ha meno probabilità di sviluppare obesità: tra quelli che hanno un’istruzione di livello basso il sovrappeso è al 59%, percentuale che scende al 54% con un tasso di istruzione media e scende ancora al 44% tra chi ha un livello di istruzione elevato.

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Questo è forse il segnale cui dobbiamo fare più attenzione: l’educazione, anche l’educazione alimentare deve far parte dei programmi scolastici in modo tale che i bambini e i ragazzi possano comprendere meglio il cibo che c’è in tavola e compiere scelte salutistiche e che garantiscano, nei limiti del possibile, una vita più lunga.

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