Nonostante i tagli introdotti nella legge di bilancio per altri provvedimenti che non riguardassero le bollette ci sono ancora bonus sociali
La legge di bilancio per il 2023 ha orientato gran parte delle risorse finanziarie sul caro bollette. Infatti, nel periodo in cui è stata varata la legge c’era ancora incertezza sui tempi in cui sarebbero poi iniziati i ribassi delle tariffe di energia elettrica e gas. Per questo motivo buona parte delle risorse sono andate per coprire i crediti d’imposta alle imprese oltre alla conferma dello sconto in bolletta per i redditi bassi, ossia con Isee non superiore a 15.000 euro.
Tuttavia, diverse misure di walfare sono state salvaguardate e in alcuni casi anche potenziate. E’ quest’ultimo il caso dell’assegno unico e universale a favore delle famiglie con figli a carico fino a 21 anni. Infatti, la misura è stata rafforzata per coloro che hanno a carico un neonato fino al primo anno di età e per le famiglie dal quarto figlio in avanti. Inoltre, è stato confermato l’assegno unico e universale per le donne incinte. Questo provevdimento, però, non riguarda tutte le donne in dolce attesa.
Donne incinte, arriva l’assegno unico dal settimo mese
Infatti, è possibile già usufruire dell’assegno unico e universale a partire dal settimo mese in poi di gravidanza. Questa norma era già presente in origine ed ha sostituito il bonus nascite. Infatti, in questo caso alle neo mamme veniva erogato un contributo di 800 euro una tantum. In luogo di questa norma oggi c’è l’assegno unico a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni del minore se a carico del nucleo familiare.
Quest’anno gli assegnatari dell’assengo unico potranno ricevere anche la maggiorazione dovuta alla rivalutazione da inflazione. Infatti, come per le pensioni anche per i percettori dell’assegno unico e universale è stato riconosciuto un aumento sul bonus mensile in base alla percentuale di inflazione media del 2022 stabilita nel 7,3 per cento. La rivalutazione degli assegni unici e universali per i figli a carico fino a 21 anni di età è partita dal mese di gennaio del 2023.
