Benzina, sciopero congelato: quando si deciderà

Previsto lo sciopero dei benzinai per i giorni 25 e 26 di gennaio. Tuttavia, la decisione definitiva è rimandata

Benzina, aumenti e accise (Adobe) – Consumatore.com

Era stato annunciato anche sulle colonne del presente notiziario circa il sciopero dei benzinai indetto nei giorni scorsi. Le date scelte erano 25 e 26 gennaio, ossia un martedì e un mercoledì. I motivi ufficiali sono legati alle reazioni del governo messo mediaticamente sotto pressione per l’aumento dei carburanti.

Infatti, il governo ha scelto di non prorogare più, come accadeva invece dal mese di maggio, il taglio delle accise sui carburanti. La scelta ha provocato l’inevitabile aumento degli stessi. L’esecutivo per difendersi ha attaccato le speculazioni senza, tuttavia, specificare a quali soggetti della filiera si puntasse il dito.

Benzina, sciopero congelato: decisione rinviata

Benzina, aumenti e accise (Adobe) – Consumatore.com

L’effetto è stata la reazione dei gestori dei distributori di carburante che si sono sentiti messi alla gogna da un governo in una sorta di scaricabarile. Infatti, facendo una media, si è dimostrato che l’aumento dei carburanti è di qualche centesimo superiore ai 12 centesimi al litro di accise che sono state riposte dal governo.

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Così, i gestori dei distributori hanno deciso di proclamare uno sciopero nei giorni 25 e 26 gennaio 2023, ossia un mercoledì e un giovedì. L’e3ffetyto di questa protesta è stato l’immediato incontro a Palazzo Chigi. Il giorno 13 mattina il governo ha  incontrato le parti sociali che rappresentano il settore dei gestori e dei distributori di carburante.

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Per effetto dell’incontro i benzinai hanno deciso di congelare lo sciopero previsto per il 25 e il 26 gennaio. L’intenzione è quella di verificare una volta approvato definitivamente il decreto quanto concordato nell’incontro. Tuttavia, i rappresentanti dei gestori si sono detti già soddisfatti del fatto che i gestori sono stati esentati da ogni speculazione.

Resta, tuttavia, il nodo della scelta del governo di aumentare la trasparenza imponendo alle pompe di benzina l’esposizione del prezzo medio nazionale. La questione non sembra però essere molto utile a far scendere i prezzi dei carburanti. Oltretutto, si impone una spesa ulteriore ai gestori. Il nodo sullo sciopero si scioglierà martedì 17 gennaio.

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