Progetto Virtute 4 Students, il Garante della Privacy apre un’istruttoria

Sul sito ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali è stato pubblicato un comunicato stampa con cui si informa che è stata avviata una istruttoria per valutare una piattaforma rivolta agli studenti, una piattaforma creata dall’Associazione Crop News Onlus 

privacy garante virtute 4 students
Progetto Virtute 4 Students, il Garante della Privacy apre un’istruttoria (foto Unsplash)

La piattaforma in oggetto è denominata Progetto Virtute 4 Students e lo scopo sarebbe quello di elaborare rating “reputazionali” simulati utilizzando degli algoritmi della Piattaforma Mevaluate. La preoccupazione espressa dal Garante per la privacy è che il progetto è particolarmente delicato e si rivolge a soggetti molto vulnerabili, ovvero agli studenti e ai minori.

Lo scopo della istruttoria è quello di raccogliere informazioni per valutare il trattamento dei dati personali eventualmente utilizzati per creare questi rating attraverso gli algoritmi. E infatti nel comunicato si legge espressamente che “l’Associazione dovrà comunicare, in particolare, il funzionamento della piattaforma e della connessa banca dati al fine di consentire all’Autorità di valutare l’impatto dell’uso degli algoritmi e gli effetti che essi possono determinare sugli studenti, nonché le misure eventualmente adottate a loro tutela“.

Il sistema del rating reputazionale viene utilizzato ampiamente dai brand per calcolare il proprio valore agli occhi di possibili clienti. Per le aziende esistono già diversi algoritmi brevettati che utilizzano l’intelligenza artificiale per calcolare il valore della reputazione in base, tra gli altri, alle diverse certificazioni internazionali che un’azienda può o meno possedere.

Leggi anche: Se l’intelligenza artificiale ruba il lavoro (degli attori)

Leggi anche: Google permette di sparire dalle ricerche, almeno in parte

L’esperimento, che Crop News in realtà spiega non utilizzerà in nessun modo dati reali degli studenti coinvolti nel progetto, porta questi sistemi di rating aziendali nelle scuole per farli sperimentare ai possibili imprenditori di domani. Chiaramente la preoccupazione del Garante è effettivamente l’utilizzo che si può fare dei dati personali raccolti e della loro protezione nel momento in cui questi vengono utilizzati. Ed è un problema legittimo che va affrontato sempre più spesso anche nelle scuole.

Perchè nelle simulazioni del rating reputazionale, anche gli studenti possono così valutare meglio in generale con quanta facilità vengono raccolti e utilizzati i dati personali. Per i ragazzi, fanno sapere da Crop News, non c’è nessun pericolo dato che gli unici dati personali che vengono raccolti e ai fini solo della delle esercitazioni che portano alle simulazioni del rating sono le date di nascita e numeri di cellulari degli studenti o, nel caso di studenti minori di anni 18 di chi ne ha la potestà genitoriale. Dati che al termine delle simulazioni vengono cancellati e che comunque non vengono usati all’interno delle simulazioni. Tutti gli altri dati che vengono davvero utilizzati nelle simulazioni sono in realtà dati fittizi appartenenti a pseudonimi.

Impostazioni privacy