Bollo auto, brutta sorpresa se lo paghi in ritardo

Attenzione alla scadenza del bollo auto. Se si è in ritardo sui pagamenti si possono rischiare conseguenze anche gravi

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Bollo auto (Foto Adobe)

Il bollo auto è un’imposta regionale sul possesso del veicolo. Si ribadisce che non è legata alla circolazione, ma alla proprietà. Deve essere corrisposta anche per le auto ferme. Viene pagata annualmente a partire dal mese successivo a quello di immatricolazione. L’importo è strettamente dipendente dalla Regione di appartenenza, che ne definisce la cifra.

Molti automobilisti, pur a conoscenza dell’onere, in buona o cattiva fede, sono in ritardo con il pagamento del bollo auto. A volte a causa di dimenticanze. Per ovviare a questo problema l’Aci ha introdotto un servizio gratuito di “remind”. Basta iscriversi sul portale, inserendo nome, codice fiscale e targa del veicolo. Ogni anno si riceverà un SMS che ricorderà la data di scadenza per il pagamento del bollo auto.

Bollo auto, cosa si rischia se non si paga

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Bollo auto (Foto Adobe)

Dopo che si è superata la scadenza per pagare il bollo auto, si dovrà corrispondere una cifra aggiuntiva dello 0,3% annuo per la mora, più la sanzione. Se si corre ai ripari entro 14 giorni dalla scadenza, le sanzioni saranno dello 0,1%. Dopodiché, entro il 30esimo giorno, la sanzione sale fino all’1,5%.

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A salire, tra i 30 ed i 90 giorni di ritardo, l’ammenda sale all’1,67%. Superata questa soglia, rimanendo sempre nel ritardo entro l’anno, l’incremento sul bollo auto raggiunge il 3,75%. Se si supera l’anno, decade la possibilità di accedere al ravvedimento operoso con annessi sconti. La sanzione raggiunge il 30% aggiuntivo sull’importo del bollo. In più, si devono aggiungere gli interessi dello 0,5% per ogni 6 mesi di ritardo.

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Le estreme conseguenze si raggiungono dopo 3 anni di ritardo. In tale situazione, è prevista la riscossione coattiva dell’importo ed il fermo amministrativo del mezzo. In alcuni casi si può arrivare addirittura al ritiro della targa del veicolo ed alla sua cancellazione dal registro PRA. Ciò significa che l’automobilista, se vorrà utilizzare nuovamente l’automobile, dovrà provvedere ad una nuova immatricolazione.

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