8 marzo: denunciamo le violenze sulle donne Adivasi che lottano per la loro terra!

Survival International parla di “persecuzione brutale” nei confonti delle donne indigene indiane che si oppongono alle estrazioni minerarie sulle loro terre

donne adivasi india
(unsplash)

La Giornata internazionale della donna, anche chiamata festa della donna, non è ovviamente solo un giorno di mimose o cene fuori. E’ un giorno per ricordare le lotte delle donne, che ormai (almeno in Occidente), hanno perso buona parte del loro significato originario. Invece, andando più ad Est, in India, a portare avanti le battaglie contro gli interessi economici che distruggono il clima sono proprio le donne.

Gli indiani istituzionalmente le chiamano Adivasi, cioè originarie di popolazione indigena indiana, e sono dislocate principalmente nel nord-est del Paese. In occasione dell’8 marzo, Survival International, organizzazione mondiale per i diritti umani, ha pubblicato un rapporto che mette in mostra tutte le violenze alle quali sono sottoposte le donne Adivasi.

Il governo indiano è da anni capeggiato dal primo Ministro Narendra Modi, appartenente alla destra induista, che ha a suo carico diverse accuse per limitazione della libertà di stampa. Il progetto economico governativo, che intende portare la produzione di carbone ad un miliardo di tonnellate l’anno, concentra le attività estrattive sulle terre dove vivono gli Adivasi. Le donne sono in prima linea nella battaglia per proteggere la propria terra.

E per questo diventano oggetto di intimidazioni, aggressioni fisiche, stupri, torture ed arresti ingiustificati. Il governo, per contenere il dissenso, ha mano libera nell’etichettare il dissenso come forma di terrorismo e conseguentemente punire i “colpevoli”.

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Jo Woodman, ricercatrice di Survival International, dichiara: “In tutta l’India centrale decine di migliaia di Adivasi si oppongono con incredibile coraggio all’occupazione delle loro terre da parte delle aziende. Le donne sono in prima linea in questa resistenza e a causa del loro coraggio vengono abusate, imprigionate e uccise su vasta scala. La repressione, però, non le sta distruggendo spiritualmente: al contrario, fa crescere la resistenza. Ma è cruciale che l’opinione pubblica internazionale si unisca agli Adivasi contro questo assalto illegale e immorale alle loro terre e alle loro vite”.

Ogni centimetro della loro terra viene affidato alle aziende estrattive, e le Adivasi rischiano di perdere tutto. Combattono con coraggio pur conoscendo i pericoli delle loro lotte, e non devono essere lasciate sole. La festa della donna deve essere un’opportunità per porre l’accento sulle lotte delle donne nel mondo. La supremazia machista, di qualunque Paese sia, attua sempre lo stesso tipo di vili intimidazioni per piegare l’animo femminile, attraverso abusi che intaccano la donna nella sua più intima femminilità.

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