Come riavere indietro i soldi del canone Rai

Ci sono dei casi in cui si può ottenere il rimborso del canone Rai già pagato illegittimamente. Ci sono varie modalità

canone rai rimborso
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Gennaio è spesso associato al canone Rai. In passato, era il mese in cui arrivava il bollettino di pagamento agli italiani. A partire dal 2016, invece, arriva nelle bollette elettriche relative ai primi mesi dell’anno. Il canone Rai è l’imposta che si paga per il possesso dell’apparecchio televisivo. Il 2022 sarà l’ultimo anno in cui l’imposta si pagherà attraverso le bollette dell’energia elettrica. Nel 2023, infatti, cambierà il metodo anche se rimane incertezza sulle nuove modalità di versamento.

Canone, i casi di rimborsocanone rai rimborso

Sull’imposta sul televisore, lo Stato prevede anche dei casi di rimborso. Esistono delle specifiche modalità di richiesta dello stesso. Inoltre, devono verificarsi determinati fattori per ottenere indietro il canone versato. Sul sito del canone Rai sono indicati testualmente i casi in cui è previsto il recupero dell’imposta versata; si tratta del caso in cui il contribuente, o un altro componente della sua famiglia anagrafica, è in possesso del requisito di esenzione anagrafico per  cittadini che hanno compiuto il 75° anno di età.

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Ulteriore condizione riguarda l’aspetto reddituale. Oltre al riferimento anagrafico, coloro che non hanno l’obbligo di pagare il canone e che possono avere il rimborso se erroneamente pagato, devono rientrare nel reddito complessivo familiare di 6.713,98 euro. Relativamente all’esenzione dell’anno 2018 il reddito complessivo familiare dell’anno precedente, ossia il 2017, deve essere non superiore a 8.000 euro.

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Inoltre, è previsto il caso del contribuente o un altro componente della famiglia anagrafica che è esente per effetto di convenzioni internazionali (ad esempio, diplomatici e militari stranieri) ed è stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva (codice 2);

Poi il caso del contribuente che ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della famiglia anagrafica ha pagato il canone anche con modalità diverse, ad esempio mediante addebito sulla pensione;

del richiedente che ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso canone è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative ad un’utenza elettrica intestata a un altro componente della stessa famiglia anagrafica;

del richiedente che ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi da parte propria o dei componenti della sua famiglia anagrafica.

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