Riconoscere la depressione in adolescenza, il vademecum di AdoleScienza

Dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza arriva a firma Maura Manca il vademecum per aiutare noi adulti a leggere per tempo i segnali della depressione in adolescenza e trovare una via di ascolto che possa prevenire comportamenti estremi

Foto Malicli M Beser Unsplash

Parlare di adolescenza e di depressione può sembrare a tanti qualcosa di assurdo. Del resto siamo portati a pensare che la depressione non possa colpire chi è percepito come spensierato e privo delle preoccupazioni, ma si tratta di una condizione che non colpisce solo gli adulti ed è il primo concetto che va chiarito.

Come scrive Maura Manca,NON bisogna cadere nell’errore di pensare che la depressione possa essere una problematica che riguarda principalmente l’adulto! In una società dove si è sempre più isolati e soli e ci si nasconde dentro un cellulare o ci si incastra nella Rete, il numero di adolescenti affetti da questa patologia è sempre più in crescita“.

Stabilire però se un adolescente si trova in condizione di depressione è difficile principalmente perché proprio il periodo dell’adolescenza è un momento in cui i ragazzi e le ragazze tendono ad essere fisiologicamente nervosi, irascibili e irritabili. Ma, prosegue ancora Manca “NON sempre questi comportamenti possono essere considerati fisiologici e ‘normali’“. Manca passa poi ad elencare i segnali da tenere sotto controllo:

  • tendenza all’isolamento;
  • preferire la solitudine agli amici;
  • avere relazioni prettamente uniche;
  • scarsa sicurezza in se stessi;
  • poche occasioni di gioia e serenità;
  • confusione;
  • rifiuto della condivisione;
  • comportamenti trasgressivi;
  • sentirsi “incompresi da tutti“.

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Nel caso in cui l’adolescente manifesti questo genere di comportamenti, o si noti quello che può essere definito come un disturbo dell’umore non riconducibile alla una situazione fisiologica, è indispensabile muoversi per tempo e lasciarsi aiutare anche perché, conclude l’intervento di Maura Manca, “quando non si riesce più a trovare una via d’uscita, nei casi più gravi, se non si hanno riferimenti affettivi stabili e il giusto supporto genitoriale, la depressione può portare al suicidio“.

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