Beffa Imu: chi lo pagherà anche sulla prima casa

Il 16 dicembre scade il saldo sull’IMU e gli italiani dovranno mettere mano al portafogli. Qualcuno dovrà pagarla anche sulla prima casa

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Manca davvero poco alla scadenza dell’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Propria, che si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari. È operativa a decorrere dal gennaio 2012, e fino al 2013 è stata valida anche sull’abitazione principale.

Dopo l’acconto di giugno è dunque in arrivo il pagamento del saldo IMU 2021 sugli immobili di proprietà. La legge, riguardo l’IMU, prevede anche una serie di esenzioni ma, in questo articolo, poniamo particolare attenzione al pagamento della tassa su queste prime case.

Imu 2021, chi dovrà pagarla sulla prima casa

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Il saldo dell’IMU dovrà essere pagato tra pochi giorni dagli italiani: la data di scadenza è infatti quella del 16 dicembre. Sono escluse dal pagamento tutte le prime case e relative pertinenze, ma solo una per ogni categoria catastale. Nel caso di due pertinenze appartenenti alla stessa categoria (il classico esempio di 2 box auto), l’esenzione vale solo per una di esse.

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Se invece i componenti del nucleo familiare hanno dimora abituale e residenza anagrafica in immobili diversi, anche in Comuni distanti, si farà una scelta. Questa scelta consiste nell’eleggere un immobile a prima casa e pagare l’IMU sull’altra, ovvero quella che sarà la seconda casa.

Dobbiamo però sottolineare, per la sfortuna di molti italiani, che non tutte le prime abitazioni sono esentate dal pagamento dell’imposta. L’IMU dovrà infatti essere pagata sugli immobili di pregio, anche quando questi vengono eletti e propria residenza ed abitazione principale. Il riferimento è agli immobili che rientrano nelle categorie catastali A1 (immobili signorili), poi A8 (ville) e A9 (palazzi e castelli).

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Ci sono poi alcune categorie di immobili che sono esentate dal pagamento dell’IMU dal momento che sono fiscalmente assimilate alle abitazioni principali pur non essendo delle prime case. Tra questi ci sono gli alloggi sociali utilizzati quali abitazione principale; un solo immobile (posseduto e non concesso in affitto) dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze di polizia, Forze armate, Corpo nazionale dei VV.FF., personale appartenente alla carriera prefettizia.

Stesso discorso vale per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa e adibite ad abitazione principale e annesse pertinenze; per le cooperative edilizie destinate a studenti universitari soci assegnatari e per la casa familiare assegnata (da un giudice) al genitore affidatario dei figli.

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