Naspi, prevista terza proroga con il Decreto Ristori 5

Secondo alcune indiscrezioni, la volontà della ministra Catalfo sarebbe quella di inserire la terza proroga della Naspi nel decreto Ristori 5. Di seguito tutte le informazioni.

L’obiettivo della ministra del lavoro Nunzia Catalfo è senz’altro quello di essere vicina ai lavoratori in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, sembra voler inserire nel Decreto Ristori 5 la terza proroga Naspi e altre 18 settimane di cassa integrazione. In questo modo si salvaguarderebbero dal licenziamento i lavoratori delle aziende in crisi.

Nonostante la crisi di governo, la Catalfo è rimasta ferma sulle sue posizioni. La difficile situazione politica dà vita a ulteriori insicurezze e criticità. Da questo complicato contesto, nasce la necessità di una terza proroga della Naspi.

Leggi anche: Naspi, l’indennità per disoccupati incide su ISEE e 730

Terza proroga della Naspi nel Decreto Ristori 5

Naspi
Pixabay

Finalmente i tanti lavoratori che stavano attendendo la proroga della Naspi potrebbero essere accontentati. Le posticipazioni fatte in precedenza degli indennizzi di disoccupazione hanno coperto soltanto le indennità in scadenza dal 1 marzo al 30 giugno. In questo modo, tutti coloro che hanno visto scadere la propria Naspi e Dis Coll a partire dal 1° luglio sono rimasti senza tutela.

Quanti hanno perso il lavoro e non hanno avuto accesso all’indennità di disoccupazione, si sono trovati di punto in bianco senza reddito. La situazione è stata aggravata ulteriormente dall’impossibilità di trovare un nuovo lavoro soprattutto a causa del protrarsi dello stato di emergenza.

Leggi anche: Naspi, il pagamento dell’importo e i ritardi di gennaio 2021

Ivana Veronese, segretaria confederale UIL, ha sottolineato questa difficoltà, spiegando che: “Con il prossimo decreto Ristori Catalfo ha confermato la volontà di prorogare la Naspi e la Dis Coll, ma abbiamo chiesto che si prolunghino anche tutti i bonus e le indennità sinora erogate e che vengano recuperate tutte quelle categorie di lavoratori e lavoratrici che ad oggi sono state escluse dalle indennità”.

Impostazioni privacy