Decreto Milleproroghe, prorogato il blocco degli sfratti

Nel decreto Milleproroghe è stato prorogato il blocco degli sfratti nei confronti dei conduttori morosi. Una decisione che ha scatenato le proteste di Confedilizia.

Il Decreto Milleproroghe è stato discusso ed esaminato nel Consiglio dei Ministri il 23 Dicembre. Al suo interno, tra i vari provvedimenti, è stato inserito un prolungamento, fino alla data del 30 Giugno 2021, per il blocco sfratti per morosità.

Si tratta di una misura destinata a tutti i conduttori che in questo momento storico, e con una crisi economica che sembra soltanto all’inizio, non riescono più a pagare l’affitto. Per offrire un sostegno a queste persone, il governo ha dunque deciso di sospendere tutti gli sfratti esecutivi ( ad eccezione delle convalide di sfratto) sia per gli immobili ad uso abitativo che per quelli ad utilizzo commerciale.

Questa agevolazione scatta in caso di mancato pagamento dell’affitto da parte del conduttore oppure nei decreti di trasferimento di immobili che sono stati pignorati al debitori o a suoi familiari. La proroga avrà una durata di sei mesi, ma ha già scatenato una veemente protesta da parte delle opposizioni e delle associazioni di settore. Confedilizia ha infatti chiesto che l’esecutivo ci ripensi e ritiri questa norma. 

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Decreto Milleproroghe, blocco degli sfratti: le dichiarazioni del presidente di Confedilizia 

Pixabay

L’associazione sostiene infatti che questa proroga non danneggerà i grandi proprietari che avranno comunque altre fonti di reddito, ma invece molte famiglie che, già messe a dura prova dalla crisi, e magari con delle case ereditate che erano solite dare in affitto, e per cui quegli affitti rappresentavano una fonte di sostentamento economico indispensabile.

Il presidente dell’associazione Giorgio Spaziani Testa ha spiegato in proposito che questo decreto va contro oltretutto a molte sentenze che più volta hanno stabilito, spesso dopo anni di infiniti contenziosi, la restituzione degli immobili ai proprietari in caso di morosità. 

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Bisogna però anche aggiungere che in un momento storico così particolare, permettere di sfrattare chi si ritrovare a non avere più i soldi per pagare l’affitto, potrebbe avere delle ripercussioni pesantissime sull’economia del paese.

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