Come verificare se risulti un cattivo pagatore

Elenco dei cattivi pagatori, le importanti conseguenze in caso di insolvenza: come verificare se sei un cattivo pagatore

Cattivo pagatore
Banconote (Pexels)

Il termine “cattivo pagatore” viene solitamente associato a un generico stato di insolvenza, con relativa blacklist ed effetto sul futuro finanziario del soggetto. Tuttavia esiste una banca dati solo ed esclusivamente per quanto concerne prestiti e finanziamenti richiesti a banche e istituti di credito, dove il debito pendente sull’insolvente rivela alcune rilevanti conseguenze. Tra queste, risulta particolarmente incisiva la mancanza di possibilità di richiedere mutui, finanziamenti e fidi sul conto corrente, fino al rifiuto di poter rinnovare la carta di credito.

Uno scenario senza dubbio preoccupante per chiunque possa nutrire dubbi e perplessità circa la propria condizione, specialmente in caso di difficoltà economiche, situazione sempre più frequente. Complice la grave inflazione, con incremento dei tassi di interesse che rendono sempre meno sostenibili rate e spese, specialmente in uno scenario di crisi economica ed energetica. L’incapacità da parte dei sottoscrittori di assolvere al pagamento è una condizione crescente, eventualità di cui è necessario conoscere nel dettaglio le possibilità. Scopriamo il metodo per scoprire se il proprio stato rientra nella lista dei cattivi pagatori e se risulta una condizione reversibile.

Sei un cattivo pagatore? Come verificarlo

Cattivo pagatore
Banconote (Pexels)

La definizione di cattivo pagatore, utilizzata in modo generico per ogni forma di insolvenza, presuppone una vera e propria lista solo in uno specifico caso. Il creditore, se si parla di vere e proprie “blacklist“, sono istituti di credito e banche, che come forma di tutela nei confronti dei debitori, delinea una serie di conseguenze per il mancato pagamento di rate sottoscritte.

Le conseguenze, una volta rientrati all’interno della lista dei cattivi pagatori, sono molteplici e rilevanti. Impossibilità di chiedere mutui e finanziamenti o addirittura il rifiuto per i rinnovo della carta di credito sono solo alcune dei molteplici effetti dello stato di insolvenza, tuttavia reversibile. Si tratta di una vera e propria banca dati determinata dalle segnalazioni degli Istituti di credito alla Centrale rischi della Banca d’Italia.

Scoprire se il proprio stato rientri nella lista delle iscrizioni è possibile presentando la domanda all’Istituto di credito oppure alla banca d’Italia. L’iscrizione all’elenco della Centrale di Rischio Finanziario o dalla lista dei cattivi pagatori non è irreversibile e avviene solo con il mancato pagamento di almeno due rate del prestito o finanziamento. La cancellazione dei propri dati dalle suddette liste prevede tempistiche relative al livello di morosità e di adempimento e regolarità alle successive rate.

Impostazioni privacy