Decreto lavoro, i nuovi settori in cui si pagherà con i voucher

Il decreto lavoro dello scorso 1 maggio allarga l’utilizzo dei voucher in altri settori lavorativi e non solo

Lavoro, si allargano i pagamenti in voucher (Pixabay) – consumatore.com

Il 1 maggio è stato il giorno del decreto lavoro. Sotto il profilo mediatico si è fatto leva sul taglio del cuneo fiscale che è stato portato al 6 e 7 per cento a seconda del reddito da lavoro. Un taglio valido, però, fino a dicembre. Poi si dovranno torvare le risorse, ossia 10 miliardi di euro, per rinnovare il taglio per altri dodici mesi del 2024. Tuttavia, nel decreto lavoro sono stati presi anche altri provvedimenti.

Lavoro, voucher: aggiunti altri settori

Lavoro, si allargano i pagamenti in voucher (Pixabay) – consumatore.com

Infatti, tra quelli più discussi dai sindacati c’è l’allargamento dei voucher di lavoro. Si tratta di voucher emessi dall’Inps su richiesta del datore di lavoro per prestazioni lavorative occasionali. In sostanza con i voucher si autorizzano i datori le prestazioni occasionali anche ad ora. Infatti è possibile acquisire un singolo voucher di 10 euro che equivale al lavoro di un’ora di cui 8 euro sono netti mentre gli altri 2 euro comprono contributi, assicurazione Inail e spese Inps.

La novità è che il voucher lavoro sono stati allargati al settore delle terme, dei parchi divertimento, delle fiere e congressi, degli eventi. Ciò vuol dire che coloro che gestiscono e organizzano lavoro in questi settori potranno assumere lavoratori pagandoli a ore con i voucher Inps. In precedenza, ossia nella legge di bilancio di dicembre, i settori previsti erano baby sitter e lavoro domestico.

La mossa ha fatto reagire i sindacati che protestano partendo dai dati che fanno riferimento agli anni n cui già il governo di centrodestra aveva inserito i voucher. Infatti, tra il 2008 e il 2027 c’è sato un abuso di utilizzo di voucher con i quali si nascondevano tutt’altro che lavori occasionali. L’occasionalità mancata è giustificata dal dato che indica che nel peridoo suddetto sono stati usati circa 400 milioni di voucher che e quivale a 60/70 voucher all’anno per ogni lavoratore, tutt’altro che una forma occasionale. Le perplessità dei sindacati riguardano il fatto che si possa fare un uso alterato dei voucher non solo in termini di settori. Alcuni, infatti sono border line come quello degli eventi.

 

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