La preside della scuola annulla la Festa del Papà

La Festa del Papà annullata in una scuola italiana da parte di una preside sta scatenando molte polemiche.

Festa del Papà (Pixabay) – Consumatore.com

L’imminente arrivo della Festa del Papà, tradizionalmente festeggiata in Italia il 19 marzo, in concomitanza con i festeggiamenti per San Giuseppe, ritenuto il padre putativo di Gesù, quest’anno si porta con sé un carico di polemiche impressionante. La causa è legata alla presa di posizione di una preside, che con la sua scelta sta scatenando un grandissimo dibattito in tutta Italia.

Cosa è successo e quali sono le motivazioni alla base della scelta inedita di questa dirigente scolastica è presto detto. La preside ha scelto di non far festeggiare la Festa del Papà nella sua scuola dell’infanzia. La donna si difende, sostenendo che non è stato cancellato o annullato nulla, ma semplicemente parla di una sospensione di attività extracurriculare, per rivalutarne gli aspetti e ripensarla.

Perché una preside ha deciso di annullare la Festa del Papà

Dietro la scelta della preside, ci sarebbe anche una ragione per così dire “nobile”, ovvero quella di impedire ai bambini che non hanno il papà, dunque non possono per qualche ragione non partecipare alla festa, di restare isolati in un’altra stanza. La preside, nel corso del suo intervento, ha spiegato che a suo avviso tutto questo non sarebbe stato inclusivo.

Definisce insomma senza mezzi termini mortificante festeggiare la festa del papà per quei bambini che per un motivo o per l’altro il loro papà non lo hanno mai nemmeno conosciuto e altrettanto mortificante lasciarli in aula in disparte, per non farli “soffrire“. Una presa di posizione che ha scatenato una ridda di polemiche, coinvolgendo sia la politica, che altri docenti e dirigenti scolastici.

Sono in molti a contestare a questa preside di soffocare la libertà di poter festeggiare una ricorrenza importante per tanti bambini, invece di generare nuove libertà. Le emozioni e la volontà dei bambini, viene osservato da più parti, poco o nulla hanno a che vedere con la negazione della possibilità di celebrare una festa davvero molto importante per loro.

In buona sostanza, sono moltissimi – da più fronti anche politici – a osservare che non è cancellando una festa che si sta davvero vicini a un bambino che il padre non l’ha mai conosciuto, lo ha perso o per qualche ragione vive lontano da lui. Comunque la si pensi, questa vicenda è destinata a creare dibattito.

Impostazioni privacy