Anticipazioni Le Iene: industria del fast fashion in India

Le anticipazioni della puntata de Le Iene del 6 dicembre: viaggio nell’industria del fast fashion in India, di cosa si tratta.

moda del fast fashion
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Nella puntata de Le Iene del 6 dicembre, l’inviato Nicola Barraco sarà in India per un’inchiesta su quella che è una tendenza che riguarda soprattutto i giovanissimi: l’industria del fast fashion. Qual è il loro ciclo produttivo e quanto costa davvero produrre questi capi?

Queste le domande a cui risponderà la trasmissione di Italia 1, nel frattempo proviamo a capire di cosa stiamo parlando quando analizziamo questo fenomeno. Per capire quello che sta succedendo bisogna partire da alcuni dati.

Le cause e gli effetti della diffusione del fast fashion in India

fast fashion italia
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L’India si è classificata al sesto posto nelle esportazioni globali di tessili e abbigliamento nel 2018, dopo essersi classificata al secondo posto tra il 2014 e il 2017. Nel frattempo, le importazioni di tessuti e abbigliamento dall’India sono aumentate. La situazione è peggiorata in modo esponenziale dalla diffusione del virus Covid-19 dalla Cina.

In quel periodo, l’industria tessile indiana ha visto molte persone perdere il lavoro, ma i motivi della crisi dell’industria tessile tradizionale sono altri. Uno in particolare, ovvero l’accelerazione della popolarità dei marchi di fast fashion tra la Generazione Z, ovvero i nati tra il 1997 e il 2012.

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Il fenomeno è globale e la soluzione è una sola: le persone dovrebbero capire che l’industria tessile tradizionale ha bisogno del loro sostegno per resistere all’assalto delle aziende di fast fashion. In questo processo, bisogna sensibilizzare i più giovani a non spendere inutilmente per acquistare più vestiti di quelli di cui hanno bisogno.

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Snoccioliamo alcuni dati: l’industria della moda produce 80 miliardi di vestiti all’anno. Sono più di dieci per ogni singolo individuo del pianeta. Produce anche il 400% in più rispetto a 20 anni fa. In media, un ragazzo indossa dieci volte un abito che poi sostituirà. Le conseguenze su qualità e costi della manodopera sono palesi. Quelle sull’aumento del lavoro minorile anche.

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