E’ vero che sei ‘spiato’ dal microfono dello smartphone?

In rete circolano una quantità infinita di aneddoti di persone che si sono accorte che forse il loro smartphone stava ascoltando le loro conversazioni. Ma che cosa c’è di vero in questi racconti?

smartphone google spia
Lo smartphone ti spia? (foto Adobe)

Tutti i social sono punteggiati da resoconti di utenti che, abbastanza spaventati, hanno riferito di strani comportamenti del proprio smartphone. Questi comportamenti hanno portato più di qualcuno a convincersi che il device sia in qualche modo in combutta con chi genera e distribuisce le pubblicità sui social stessi.

Non si tratta ovviamente di un complotto globale ma se è capitato anche a voi di vedere improvvisamente apparire ovunque pubblicità di qualcosa che non avete effettivamente cercato in rete ma di cui avete magari parlato con qualcuno sappiate che non siete vittima di qualche agente straniero e che probabilmente avete solo letto con poca attenzione alcuni menù.

Taci, lo smartphone ti ascolta! Sì, ma come è possibile?

smartphone ascolta
Google Assistant

La tecnologia sta diventando compagna a tutti gli effetti di ogni momento della nostra esistenza. Alcune volte questa presenza risulta decisamente ingombrante fino al punto di farci sentire dentro a un romanzo di George Orwell. Se vi è mai capitato di parlare con qualcuno di un qualunque argomento e poi trovarvi che per esempio le pubblicità targettizzate di Facebook avevano tutte a che fare con quel determinato argomento potreste in effetti esservi sentiti un po’ spiati dal vostro stesso device.

Leggi anche: Netflix, le opzioni nascoste che forse non conosci

E in questa esperienza sicuramente non siete soli dato che chiavi di ricerca come “Google mi sta spiando” sono sempre in cima a tutte le classifiche. Un primo modo in cui potete essere ascoltati dal vostro compagno digitale è quando avete deciso di utilizzare il Google Assistant oppure Siri per Apple. Se chiedete al vostro telefonino di essere al vostro fianco senza che dobbiate digitare nulla, è chiaro che lo smartphone deve avere il microfono sempre attivo per poter captare quando ne chiedete l’assistenza.

Leggi anche: Digitale terrestre, le funzioni che non conosci del Fire Stick Amazon

Un altro discorso riguarda gli eventuali permessi che potreste aver concesso ad app di terze parti che, e queste sì un po’ più segretamente, potrebbero sfruttare lo stesso microfono attivo dell’assistente di Google o di Siri per captare parole chiave da poter poi trasformare in pubblicità. Se non volete più vedere spot e video promozionali che riguardano case vacanze sul lago di Como solo perché qualcuno a portata di cellulare vi ha raccontato di esserci stato, tutto quello che dovete fare è controllare i permessi che avete, spesso senza neanche leggere, garantito alle app che avete scaricato sul vostro device.

Impostazioni privacy