Ecco quanto puoi avere di mutuo col tuo stipendio

Prima di prenotare un appuntamento con un consulente, basta una formula matematica per calcolarsi da sola la propria rata. Ecco come

Ecco quanto puoi avere di mutuo col tuo stipendio
Mutuo per la casa (Foto Adobe)

Quando si parla di passaggi storici con riferimento ad una crisi strutturale, si ha sempre meno l’impressione di cogliere l’entità degli estremi delle condizioni iniziali e finali. La trama delle criticità economiche e finanziarie si infittisce, non riguarda più soltanto il quadro internazionale di un mercato in affanno sul piano energetico ed alimentare, ma anche il quadro interno, considerando – ancora una volta – il riflesso sugli scambi di denaro e pertanto sulle nostre tasche.

Il riflesso condizionato che un conflitto alle porte europee sta generando sulla già fragile compattezza dei mercati internazionali giunge prima o poi a varcare le soglie delle nostre. vite, in quanto. – che lo si voglia o meno – tanta progettualità giustamente insita nei nostri desideri comporta un necessario bagaglio di consumi e, dunque, di spese. Come sappiamo, uno dei primi desideri di un adulto è quello di avere una propria casa; e per ottenerla, l’influenza delle dinamiche economiche globali, semplicemente, contano.

Ecco la formula per calcolare la propria rata

Ecco quanto puoi avere di mutuo col tuo stipendio
Mutuo per la casa (Foto Adobe)

Entrando nel dettaglio, il riferimento alla regolazione dei piani di spesa su dinamiche fondamentalmente internazionali, ci portano a pensare immediatamente ai tassi di interesse. E quando si decide di acquistare una casa, a meno che non si abbia cash giacente a sufficienza, la richiesta di un finanziamento è inevitabile. Inevitabile è la ricerca di un istituto di credito disponibile a concedere un mutuo. 

Di parte dello stesso potenziale titolare del finanziamento, vi deve essere una dimostrazione di comprendere almeno i termini di base della “questione” ed anche questo aspetto di carattere “culturale” viene preso in considerazione dalle banche, oltre alle note garanzie. Per l’utente si tratta al contempo di darsi un’opportunità per valutare le condizioni migliori da ricercare nell’ampia offerta degli istituti, dove soltanto un piano di credito farà al caso.

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Destreggiarsi tra la scelta di un tasso fisso o variabile non è certo facile, ma occorre, tra l’altro, essere capaci di interpretare i momenti favorevoli per ad una tipologia o all’altra. Dal lato bancario, la rata non deve superare il limite di sussistenza, fissata al 35-40% dello stipendio. È dunque con una regola matematica che il richiedente può già intuire la rata mensile prima del confronto con un consulente.

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La formula è la seguente: Rmax = (R – Q)/(3 x f). Tradotto: la rata massima erogabile (Rmax) ottenibile dalla differenza tra il reddito annuo dei richiedenti del mutuo (R) e la la quota annuale impegnata da altri finanziamenti (Q), divisa per tre volte il numero delle rate che si possono sostenere (F). L’esito sarà l’importo che ogni mese si andrà a pagare – presumibilmente – senza problemi di liquidità.

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