Cessione del credito: arriva un’ottima notizia per gli italiani

Novità per le cessione del credito d’imposta relativo al Superbonus 110%, cosa succederà nei prossimi giorni

Superbonus 110%
Superbonus 110% (Foto Pixabay)

Imprese edili e famiglie hanno sicuramente molto apprezzato il cosiddetto Superbonus 110%. Aziende e privati  hanno avuto modo di intraprendere importanti lavori di ristrutturazione a condizioni molto vantaggiose. Tanto che i fondi stanziati dal Governo, sono terminati molto prima del previsto. Addirittura pochi mesi dopo la pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta ufficiale. Ma ad influire sullo stop al Superbonus, non è stato esclusivamente l’esaurimento delle risorse finziare a copertura del provvedimento.

Anche l’aumento dei prezzi delle materie prime (con pesanti aggravi dei costi per le aziende edile), i numerosi casi accerati di frodi nelle certificazioni e nei lavori (con nuove restrizioni e vincoli governativi all’applicazione del Superbonus) e l’inceppamento del meccanismo di cessione del credito d’imposta hanno influito sulle difficoltà di applicazione del bonus.

Quali sono le novità per la cessione del credito del superbonus 110%

Superbonus 110%
Superbonus 110% (Foto Pixabay)

Non sono in vista proroghe molto lunghe del provvedimento. Ma si potrà richiedere il beneficio anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. La misura sarà concessa purché siano svolti lavori pari ad almeno il 30% del progetto totale entro il 30 settembre 2022. Ma la novità più interessante riguarda il meccanismo di cessione del credito che va verso un suo allargamento, dando respiro a famiglie e imprese edili.

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La conversione in legge del decreto aiuti contiene importanti novità per la questione della cessione del credito. Nel dettaglio si concede la possibilità alle banche di cedere il credito ai loro clienti dotati di partiva iva (privati professionisti e società) con specifici requisiti in termini di bilancio e fatturato. Inoltre è stato preventivato che la modifica si applichi anche alle cessioni o agli sconti in fattura inviati all’Agenzia delle Entrate prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Aiuti stesso.

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Resta il dubbio sulla applicabilità del provvedimento alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate prima del 1° maggio 2022, data indicata nella prima stesura del decreto aiuti per l’applicazione delle modifiche e non cambiata dalla legge di conversione. Non resta che attendere la discussione in Senato ed eventuali modifiche del testo che rendano più certa la retroattività delle norme introdotte.

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