Busta paga, chi continuerà ad avere gli assegni ANF

L’INPS attraverso un comunicato rende note le tipologie di lavoratori che continueranno a beneficiare degli Assegni per il Nucleo Familiare

Soldi (Foto Pixabay)

A partire dal corrente mese di marzo gli italiani riceveranno l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico che, di fatto, andrà ad inglobare varie prestazioni presenti precedentemente nelle busta paga dei cittadini. In questi giorni l’INPS ha divulgato un comunicato in cui rende note delle precisazioni sull’Assegno per il nucleo familiare e sugli Assegni Familiari.

Nella comunicazione l’INPS precisa chi non riceverà più gli Assegni per il Nucleo Familiare e gli Assegni familiari e chi, invece, continuerà a riceverli. Non saranno più riconosciute le prestazioni di Assegno per il nucleo familiare (ANF) e di Assegni familiari (AF), riferite ai nuclei familiari con figli e orfanili per i quali subentra la tutela dell’Assegno unico. Vediamo chi invece continuerà a ricevere questi assegni.

Busta paga: ecco chi continuerà a ricevere l’ANF

Aumenti (Adobe)
Soldi (Foto Adobe)

Continueranno ad essere riconosciute in busta paga tutte le prestazioni di Assegno per il nucleo familiare (ANF) e di Assegni familiari (AF) riferite a nuclei familiari composti unicamente dai coniugi, con esclusione del coniuge legalmente ed effettivamente separato, dai fratelli, dalle sorelle e dai nipoti, di età inferiore a diciotto anni compiuti ovvero senza limiti di età, qualora si trovino, a causa di infermità o difetto fisico o mentale.

A partire dal 1°marzo, se nel nucleo familiare è presente almeno un figlio a carico con età inferiore ai ventuno anni, ovvero un figlio a carico con disabilità, senza limiti di età, per il quale si ha diritto all’Assegno unico, non si potrà richiedere l’Assegno per il nucleo familiare. Vediamo ora nel dettaglio chi continuerà a ricevere l’Assegno al Nucleo Familiare.

Leggi anche: Assegno Unico INPS: come sapere quanto percepirai

Tra i beneficiari dell’ANF ci sono i lavoratori dipendenti del settore privato e lavoratori titolari di prestazioni da lavoro dipendente; i lavoratori domestici e domestici somministrati; lavoratori iscritti alla gestione separata; lavoratori di ditte cessate, fallite o inadempienti. Ancora i lavoratori agricoli a pagamento diretto ANF; percettori di NASpI; percettori di CIGO/CIGS/CIGD/CISOA/ASO/AIS/IMA.

Continueranno ad avere l’Assegno in busta paga anche i beneficiari di prestazioni antitubercolari; lavoratori in aspettativa sindacale; marittimi sbarcati per infortunio o malattia; lavoratori socialmente utili (LSU) e Titolari di assegno ASU a carico del Fondo Sociale Occupazione e Formazione (FSOF) e percettori di altre prestazioni previdenziali per le quali è prevista la corresponsione dell’ANF.

Leggi anche: Legge 104, lavori edili gratis a casa: in quali casi

Nel nucleo familiare non deve essere presente: un figlio minorenne a carico; un figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni: frequenti un corso di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale; figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Impostazioni privacy