Cartelle esattoriali, nuova rateizzazione: ecco chi può richiederla

Il Governo, con un nuovo emendamento del decreto Milleproroghe riapre i termini per la rateizzazione delle cartelle esattoriali

cartelle fiscali
cartelle esattoriali ( Foto Pixabay)

Con l’approvazione di un emendamento al decreto Milleproroghe il governo Draghi ha deciso di riaprire i termini per la rateizzazione dei pagamenti per alcuni contribuenti. L’emendamento è stato approvato nel corso della seduta del 17 febbraio ed è accessibile sono per i cittadini decaduti dai piani di dilaziona prima del periodo di sospensione.

Si tratta dunque di una rateizzazione extra che si potrà richiedere per tutte le domande inviata a partire del primo giorno dell’anno del 2022. Per i cittadini ammessi al nuovo piano di rateizzazione dell’Agenzia delle Entrate c’è di nuovo la possibilità di richiedere la dilazione delle somme dovute senza saldare le rate pregresse. Il tutto in un periodo però limitato.

Cartelle esattoriali, ecco chi può richiedere la nuova rateizzazione

Soldi (Foto Pixabay)

La prima cosa da dire è che la dilazione delle somme dovute per i cittadini ammessi al nuovo piano va nel periodo limitato fino al 30 aprile 2022. Rientrano in questa categoria i soggetti che hanno usufruito della sospensione delle cartelle ammessa dal decreto “Cura Italia” con il quale era stato decretato lo stop ai versamenti dovuti nel periodo dall’8 marzo e fino al 31 agosto 2021.

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Per quanto riguarda la rateizzazione delle cartelle, il Governo ha confermato che le somme posso essere rateizzate in questo modo. Le somme fino a 5mila euro si possono pagare in un numero massimo di 8 rate trimestrali di pari importo; per le somme oltre i 5mila euro si può pagare un numero massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.

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La prima rata va pagata entro i 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di pagamento mentre, sull’ importo delle rate successive, che scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre, sono dovuti gli interessi al tasso del 3,5% annuo, calcolati dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di elaborazione della comunicazione fino al giorno di pagamento della rata.

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