Agenzia Entrate, ecco le spese da detrarre nel 2022

La dichiarazione dei redditi è lontana, nondimeno le famiglie sono alle prese da subito con i giustificativi di spesa. Cosa detrarre nel 2022

(pixabay)

Di solito il valzer delle dichiarazioni dei redditi entra nel vivo dopo le ferie d’agosto, in modo da farsi trovare preparati ed essere puntuali alle presentazioni di novembre. È certo che nelle famiglie vi è una prassi che non conosce interruzioni: è la raccolta dei giustificativi delle spese potenzialmente detraibili, sia degli figli che dei genitori.

Ogni nucleo familiare sa oramai che alcune tipologie di spesa sono veri e propri “classici” della detraibilità, rappresentando degli importanti punti di riferimento per ottenere il rientro di piccole e non tanto piccole somme derivanti da esborsi regolari. Ciò consente a dei genitori di seguire una condotta di risparmio e nello stesso tempo di guardare con più fiducia nel futuro di sé e dei propri figli.

Agenzia Entrate, quali sono le imposte che includono le detrazioni

Assegno Unico INPS
Famiglia (Foto Adobe)

Gli oneri che più spesso vengono richiamati quando si parla di detraibilità, sono ovviamente le spese sanitarie. Esse ottengono la loro validità quando confluiscono, in maniera adeguatamente documentata, nella dichiarazione dei redditi dell’anno a cui si riferiscono.

La conservazione della documentazione che li riguarda è importantissima: fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello della dichiarazione dei redditi, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha tutto il tempo per effettuare gli opportuni accertamenti. Entro questo termine, è necessario tenere ben conservate fatture, ricevute fiscali e scontrini parlanti, ad eccezione della prova del pagamento.

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La detraibilità è accettata nei soggetti che si sono effettivamente fatti carico della spesa e si estende entro il limite dell’imposta lorda annua. Niente da fare per le eccedenze ma al contempo il contribuente può presentare le spese sanitarie dai familiari fiscalmente a carico, richiedendone dunque la detrazione: nel caso, il familiare deve possedere un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro4.000 euro, se i figli hanno un limite massimo di 24 anni.

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Tramite il modello 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate acquisisce le richieste di detrazione e, da queste, rimborserà il relativo 19% delle spese sostenute. Il limite minimo di spesa è rappresentato dalla franchigia di 129,11 euro, al di sotto della quale non c’è alcuna detrazione; al contrario, al superamento dell’importo di 15.493,71 euro di spese sanitarie, la detrazione viene suddivisa in quote annuali di pari importo.

Se tra queste spese troviamo analisi, terapie, prestazioni chirurgiche, ricoveri per degenze o interventi, il trapianto di organi e l’assistenza infermieristica e riabilitativa come la fisioterapia; non sono escluse l’acquisto o l’affitto di dispositivi medicinali e nemmeno le cure termali, ma senza considerare le spese di viaggio e il soggiorno.

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