Scapigliato e Bioxplosion utilizzano il compost derivato dalla trasformazione dei rifiuti organici come concime naturale e ricco di sostanze nutritive
![vermicompostaggio](https://www.consumatore.com/wp-content/uploads/2022/01/lombrico.jpg)
Il problema dei rifiuti si incrocia inevitabilmente con altri temi che riguardano l’ecologia, quale ad esempio quello dell’agricoltura sostenibile. Se l’agricoltura da un punto di vista astratto è un danno per l’ambiente, perché sottrae sostanze nutritive al suolo, ed allo stesso tempo riduce la biodiversità, dall’altro è essenziale per i consumi della società odierna, dove non si produce più solo per l’autoconsumo. La filiera alimentare è responsabile di molte circostanze avverse all’ecologia.
Ma sono sempre di più i produttori coscienziosi che fanno il proprio lavoro con cognizione di causa e con competenza. In un articolo di Greereport apprendiamo che Scapigliato e Bioxplosion, sono due aziende molto attente alla transizione ecologica. Stanno sperimentando un metodo di riciclo dei rifiuti organici grazie al vermicompostaggio, che trasforma degli scarti alimentari e letame in sostanze utili nell’agricoltura.
“Il vermicompostaggio è un processo di stabilizzazione del materiale organico mediante bio-ossidazione ad opera dei lombrichi, che permette di ottenere un prezioso ammendante organico – chiamato casting, humus da lombrico o vermicompost –, inodore e ricco di elementi nutritivi”.
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“La nostra è una bio-macchina con temperatura controllata, sensori, e lombrichi che lavorano giorno e notte per 365 giorni l’anno, trasformando gli scarti che vengono immessi in un prodotto inodore e pronto per l’agricoltura”, dichiara Tommaso Pardi per Bioxplosion.
I lombrichi sono gli attori principali, e sono quelli che fanno il lavoro “sporco”. Ma da parte degli agricoltori si deve sviluppare una maggior sensibilità per un’eco-agricoltura sostenibile. In questo modo si otterrebbe un doppio vantaggio: si risolverebbe il problema dello smaltimento dei rifiuti organici, ed allo stesso tempo si nutrirebbe la terra con ciò che da essa proviene, riconferendogli ciò che le è stato sottratto.
Il sistema di vermicompostaggio per ora è utilizzato per gli scarti agricoli, ma nulla toglie che possa essere implementato anche come metodo di riciclo per i rifiuti cittadini. Certo, per fare ciò è necessario un investimento tecnologico finanziato dagli enti locali, che spesso viaggiano un po’ a rilento. Nel frattempo è interessante segnalare come da iniziative private si possano creare modelli virtuosi utili a risolvere problemi più ad ampio raggio.