Il New Green Deal chiede la riduzione dell’uso di concimi ma la crisi e i prezzi alle stelle sono arrivati prima della Comunità Europea e le previsioni non sono affatto buone
In agricoltura l’utilizzo dei concimi di qualunque tipologia è sicuramente uno dei sistemi per garantire una produzione che possa sostenere i propri costi. Negli anni, a livello europeo, alcune sostanze sono state messe, debitamente o indebitamente, alla gogna e adesso ci troviamo ad avere una riduzione sostanziale dell’utilizzo di queste sostanze.
Riduzione sostanziale che non è frutto di una volontà di seguire quanto scritto nel famoso New Green Deal, ma che deriva dalla crisi che sta investendo anche questo settore.
I concimi non sono di per sé sostanze tossiche, almeno non tutti, e se utilizzati con coscienza, fanno parte dei sistemi con cui gli agricoltori raggiungono il risultato. Seguendo alcune logiche e forse l’impressione del momento, alcune sostanze, per esempio il cadmio, sono diventate l’equivalente dell’anidride carbonica in termini di orrore per le ripercussioni sulla filiera produttiva.
Per questo motivo nel New Green Deal era previsto a partire dalle 2030 una riduzione del 20% dell’utilizzo delle sostanze concimanti. Ma questa riduzione nel mercato in realtà potrebbe verificarsi già a partire dall’inizio del prossimo anno a causa dei prezzi che sono triplicati nel corso dell’ultimo anno in ragione proprio delle regolamentazioni UE.
La situazione europea sui concimi può essere facilmente confrontata con quella del Regno Unito, che non facendo più parte dell’UE quindi può adesso decidere in maniera molto più autonoma. E riguardo i concimi, per esempio, esiste un produttore locale di nitrato ammonico che è riuscito, grazie agli aiuti di Stato, a rifornire i distributori locali in modo da ridurre l’importazione.
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Quello che sta accadendo con i concimi a livello europeo è la dimostrazione di come a volte decisioni in apparenza positive (il New Green Deal in questo caso) riflettano in realtà l’ignoranza o la miopia di chi quelle decisioni le ha prese. E parliamo di ignoranza per non tirare in ballo lobby e volontà di settori specifici del mercato.
