L’Atlante delle guerre e dei conflitti può aiutare a comprendere meglio il mondo

Osservatorio Diritti annuncia che il 4 novembre uscirà la decima edizione, pubblicata da Terra Nuova Edizioni

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(Hugo Jehanne – unsplash)

“I numeri scorrono implacabili davanti agli occhi. Sono i quasi 4,5 milioni di morti ufficiali a giugno 2021. Sono il miliardo di essere umani che muoiono di fame. Sono i 270milioni di persone costrette a emigrare per cercare un senso alla loro vita. Sono i 2mila miliardi di dollari spesi per comprare armi. Sono numeri di un Mondo che non vuole guarire e che nella grande pandemia da Covid-19 ha trovato nuove ingiustizie, nuove ragioni di conflitto e guerra“.

Così inizia l’editoriale di Raffaele Crocco, direttore responsabile della decima edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo.

L’Atlante è uno strumento antico di studio del globo. Viene utilizzato a fini di studio per conoscere la geografia, i confini e le specifiche di paesi che, pur nell’era della globalizzazione, sono distanti fisicamente e culturalmente.

Sulla stessa logica e necessità di comprensione nasce L’Atlante delle guerre e dei conflitti. E’ corredato da immagini, cartografie ed iconografie che rappresentino e mostrino la distribuzione dei conflitti al livello mondiale, superando il livello informativo e contribuendo ad illuminare su ciò che sia la guerra, e la condizione di chi la abita.

Da molte parti, durante i lockdown ed anche dopo, si sono fatte analogie tra le restrizioni da emergenza sanitaria e le situazioni di conflitto. E’ bene ricordare che ognuno di noi era comodamente seduto nel proprio salotto, e non c’erano allarmi di bombe in agguato o di eserciti che potevano fare irruzione nell’abitazione privata da un momento all’altro.

Questi accostamenti manifestano ancora una volta come l’ignoranza regni sovrana, ed le testimonianze dei pochi superstiti che in Europa hanno assistito realmente ad una guerra, siano ormai memorie di racconti che non vengono distinte tra la realtà e la finzione.

L’Atlante delle guerre riporta i dati aggiornati dei conflitti al livello mondiale sotto forma di rappresentazioni grafiche che permettano di visualizzare, e non solo leggere, quanta porzione di mondo sia sottoposta quotidianamente alla minaccia della morte.

La popolazione civile è la prima vittima dei conflitti, che hanno subito aggravamenti della loro condizione dall’inizio della pandemia, dove ospedali, medici e strutture sanitarie sono stati i primi bersagli della distruzione, vanificando gli sforzi di contrasto al Covid.

Osservare attraverso foto e cartine geografiche l’estensione della guerra nel mondo non è come leggerla, o vederla relegata ai 2 minuti di trasmissione durante i telegiornali. Crea una suggestione differente che può essere utile ad aumentare la consapevolezza e la sensibilità.

L’ingiustizia rappresentata su carta può essere più forte di qualunque discorso politico; la potenza dell’immagine scavalca la razionalità e dà accesso alle emozioni che possono surclassare i pregiudizi e le idee stereotipate.

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Conclude l’editoriale: “Il binomio guerra-pandemia ha aggravato il danno umanitario derivante dai conflitti armati ed esacerbato le vulnerabilità dei civili nei Paesi in conflitto, dove i sistemi sanitari sono vicini al collasso a causa dei continui attacchi alle strutture e al personale medico”.

A questo link il comunicato di Osservatorio Diritti del 22 ottobre 2021

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