Crisi climatica, alcune Ong hanno deciso di fare causa allo Stato Italiano

Le Ong hanno fatto causa allo Stato Italiano: per le organizzazioni nessuna azione concreta per contrastare la crisi climatica

inquinamento
(pixabay)

Proprio come è avvenuto in altri Paesi del mondo, anche in Italia le Ong fanno causa allo Stato per inadempienze contro la crisi climatica.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata ogni anno il 5 giugno, l’ong ambientalista A Sud ha promosso un’iniziativa a Roma che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, tra associazioni e cittadini, per fare causa alla Stato italiano.

La causa legale, che rientra in una campagna denominata Giudizio Universale, è stata avviata di fronte al Tribunale Civile di Roma nei confronti dello Stato italiano, rappresentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dei 203 ricorrenti, 24 sono associazioni, 17 minori (rappresentati in giudizio dai genitori) e 162 adulti.

Quello che le ong hanno chiesto al Governo sono azioni concrete per contrastare la crisi del riscaldamento globale. Nello specifico, i ricorrenti hanno chiesto al Tribunale di dichiarare che lo Stato italiano è responsabile di inadempienza nel contrasto all’emergenza climatica e che l’impegno messo in campo è insufficiente a centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra fissati dall’Accordo di Parigi.

Sostanzialmente i sostenitori dell’iniziativa hanno chiesto di condannare lo Stato a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 92% entro il 2030 rispetto ai livello del 1990.

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A questo link il comunicato dell’Ansa

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