La crisi climatica minaccia la coltivazione di tè in Kenya

La profonda crisi climatica che sta coinvolgendo il pianeta potrebbe avere ripercussioni gravi sulla produzione di tè del Kenya, secondo produttore di tè per il mercato inglese.

La crisi climatica minaccia la coltivazione di tè in Kenia
La crisi climatica minaccia la coltivazione di tè in Kenia (foto: pixabay)

La coltura del tè rischia di sparire dal Kenia a causa della crisi climatica che sta portando ad eventi climatici sempre più estremi nell’area.

E non sarebbe soltanto un cambiamento nella quantità di tè prodotto nel Paese africano ma anche di cambiamenti a livello organolettico: le piante sottoposte allo stress ambientale potrebbero produrre foglie con aromi diversi e con meno proprietà benefiche per l’organismo umano.

Il problema per le coltivazioni di tè del Kenia non è, come si potrebbe pensare, quello legato alla desertificazione ma alle piogge torrenziali, improvvise e sempre piàù frequenti che da qui al 2050, secondo un recente studio, potrebbero ragionevolmente colpire l’area.

Con le piogge più abbondanti, le piante di tè riceverebbero più acqua e questo porterebbe a una diluizione delle sostanze benefiche contenute nelle foglie. Il Paese africano è il produttore di circa metà del tè che si consuma in Inghilterra e con la crisi climatica l’area in cui viene prodotto il tè più pregiato potrebbe ridursi drasticamente, portando in sofferenza anche le aree con la produzione di medio livello.

Per questo motivo, in vista della COP26, l’ente di beneficenza Christian Aid ha scritto al premier inglese Boris Johnson perchè si agisca sulle emissioni di gas serra. L’associazione chiede in più a tutti i Paesi ricchi di finanziare nei Paesi poveri progetti per far fronte alla crisi climatica e alle condizioni climatiche estreme che rischiani di diventare la nuova normalità in queste aree.

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