Svolta FIGC: stop multiproprietà nel professionismo. Tremano Lotito ed ADL

Svolta FIGC: arriva il provvedimento sulle multiproprietà che fa tremare i presidenti in possesso di più club professionistici. I dettagli

Svolta multiproprietà
Pixabay

Arriva la svolta per il mondo del calcio e quello delle multiproprietà dei club. La FIGC ha infatti concluso una importante seduta del Consiglio Federale dove ha discusso su temi di estrema attualità come quello della Superlega ed i pagamenti degli stipendi dei calciatori. Attenzionate anche le questioni sull’indebitamento delle società ed altre iniziative per porre rimedio alle polemiche scaturite nelle ultime settimane. In primo luogo si è parlato di una norma anti-Superlega per arginare la formazione di competizioni “non autorizzate” e di iniziativa dei club.

Un giro di vite importante su temi di assoluta attualità che hanno fatto emergere parecchie criticità. Una delle novità importanti che sono state discusse riguarda quella sulla multiproprietà che il Consiglio Federale ha preso in considerazione. Con lo scopo di rendere la normativa priva di zone grigie e dare certezze e regole precise. Soprattutto per quel che riguarda la proprietà di due o più club in mano alla stessa proprietà.

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Solo per fare due esempi importanti possiamo parlare di Lazio e Salernitana per Claudio Lotito e Napoli e Bari per la Filmauro di Aurelio De Laurentiis.

Svolta FIGC sulla multiproprietà

Svolta multiproprietà
Campo da calcio (Pixabay)

La svolta della FIGC fa tremare i due presidenti? Nel dettaglio si vietano le plurime partecipazioni di controllo di stessi soggetti nelle società professionistiche. Il passaggio cruciale è proprio quello dalla serie D alla Lega Pro. In quel caso l’azionista di maggioranza sarebbe costretto a fare una scelta e a cedere una delle quote. Il riferimento ad oggi va proprio a Lotito e ad ADL, ma in merito il Consiglio Federale ha fatto delle precisazioni.

Fermo restando che si potrebbe parlare di chiaro conflitto di interessi e manovre poco chiare, la FIGC al momento è apparsa abbastanza flessibile glissando il problema reale. Infatti si parla di futuri casi e non di fattispecie preesistenti. A questo punto bisognerebbe capire cosa possa accadere nei casi specifici.

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Ricordiamo che attualmente la Salernitana milita in serie B con ambizioni di promozione in serie A. Mentre il Bari di De Laurentis si trova in Lega Pro con obiettivo massimo di ritorno in cadetteria al più presto.

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