Coronavirus, per gli aeroporti è una crisi senza fine

Coronavirus, per gli aeroporti è una crisi senza fine. E la seconda ondata di contagi potrebbe mettere definitivamente in ginocchio il settore. 

L’emergenza sanitaria è di nuovo alle porte, e la sensazione di trovarsi di fronte a una situazione non così dissimile da quella di Marzo è ormai forte in tutto il territorio nazionale. La differenza però rispetto ad alcuni mesi fa, è che diversi comportamenti economici fondamentali all’economia del paese, sono già stati danneggiati dalle conseguenze del primo lockdown e adesso, rischiano di sprofondare nel baratro con le nuove misure restrittive imposte dal governo.

E aeroporti e compagnie aeree sono forse il settore che sta scontando di più questa crisi. Basti solo pensare che nel mese di Ottobre si sono registrati soltanto 3,4 milioni di passeggeri su voli di linea. Un calo del 75 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. 

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Coronavirus, aeroporti: le previsioni per i prossimi mesi

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E le previsioni per i prossimi mesi sono ancora più drammatiche considerato anche i nuovi divieti in tutta Europa. Questa seconda ondata di contagi, rischia infatti di produrre un calo mensile di affluenza negli aeroporti stimato tra l’80 e l’85 per cento in meno.

Numeri che fanno capire chiaramente come se non si interviene al più presto, l’intero comparto economico rischia di collassare. E un altro dato da non trascurare in tal senso riguarda il “load factor” ovvero il tasso di riempimento dei veicoli. Questo mese infatti la maggior parte dei voli internazionali sono partiti con meno della metà dei posti occupati.

Qualche numero incoraggiante arriva dal Sud Italia con l’aeroporto di Catania Fontanarossa che ha registrato una media di circa 121 passeggeri per volo. Ma il problema in fondo, è che questa nuova crisi sanitaria è arrivata nel momento in cui il settore iniziava a registrare dei timidi segnali di ripresa.

E gli esperti sembrano ormai rassegnati alla tragedia che sta per arrivare. Per aeroporti e compagnie aeree si parla infatti di una crisi molto peggiore di quella del 2001, quando gli attentati alle Torri Gemelle fecero precipitare in modo drastico, l’affluenza in tutti gli aeroporti del mondo per paura degli attentati terroristici. 

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