Coronavirus, servono misure urgenti per aiutare imprenditori che falliscono

Coronavirus, servono misure urgenti per aiutare imprenditori che falliscono. Una sentenza della Corte di Giustizia Europea potrebbe venire in aiuto dell’esecutivo. 

La crisi economica scatenata dalla pandemia di coronavirus sta mettendo a dura prova l’economia europea. Uno studio redatto di recente da ConfCommercio  ha evidenziato che in Italia, 20mila aziende hanno chiuso la loro attività nel primo semestre del 2020.

Un dato molto preoccupante, che sembra ormai destinato a salire con le nuove misure restrittive emanata dal governo nella giornata di domenica. Naturalmente la Cassa Integrazione continua a restare in vigore per i dipendenti, ma come cosa sta facendo l’esecutivo invece per tutelare imprenditori e freelance con Partita Iva?

Il contesto normativo italiano oltretutto è fortemente penalizzante in questo senso, in quanto quando si chiude un’attività commerciali il titolare deve adempiere a diversi obblighi burocratici che hanno un costo. Oltre a danno, anche la beffa verrebbe da dire, perché sottovalutare il malcontento di questi giorni da parte dei commercianti, significa semplicemente non saper analizzare con lucidità quello che sta accadendo in questi mesi al tessuto produttivo del paese. 

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La Corte di Giustizia Europea equipara imprenditori e lavoratori dipendenti: hanno gli stessi diritti

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C’è però un recente pronunciamento della Corte di Giustizia Europea che ha equiparato, nell’ambito dei trattamenti assistenziali, lavoratori autonomi e dipendenti. Entrambi infatti devono avere gli stessi diritti nel momento in cui hanno perso la loro occupazione.

Ad oggi però, il Parlamento Italiano non si è minimamente preoccupato di allinearsi a questa indicazione europea, che invece potrebbe rappresentare se applicata con intelligenza una vera e propria ancora di salvezza per il nostro paese. In un paese come il nostro, in cui il numero di piccole imprese risulta molto più elevato rispetto a qualsiasi altra nazione europea, non aiutare economicamente gli imprenditori costretti al fallimento a causa del lockdown, significa peggiorare un quadro economico che già adesso, è semplicemente drammatico.

Bisogna al più presto fare in modo che i commercianti e liberi professionisti che stanno chiudendo la loro attività a causa della crisi, abbiano accesso agli stessi sussidi che sono al momento disponibili per i lavoratori dipendenti. Il rischio altrimenti è che la loro rabbia si trasformi velocemente in veri e propri atti di disobbedienza civile. Non necessariamente pacifici. 

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