Norvegia, smartwatch permetteva di spiare i bambini: la scoperta dei ricercatori

Norvegia, smartwatch permette di spiare i bambini: la scoperta dei ricercatori. L’azienda produttrice ha immediatamente rilasciato un aggiornamento per eliminare questa falla di sicurezza. Restano però molti dubbi sulla correttezza del loro operato. 

In Norvegia, una squadra di ricercatori specializzati in sicurezza informatica ha fatto un inquietante scoperta. Alcuni smartwatch per bambini venduti nella nazione erano stati infatti realizzati in modo che potessero attivarsi da remoto.

Una scelta abbastanza controversa, considerato che questo significa che risulta possibile avere accesso dall’esterno a dati e fotografie inviati dai bambini o dai loro genitori. Il dispositivo in questione individuato dal team si chiama Xplora X4 ed è stato prodotto e progettato dall’azienda cinese Qihoo.

In sostanza, gli esperti informatici si sono accorti che all’interno dello smartwatch esisteva una backdoor che permetteva sia all’impresa produttrice che a quella rivenditrice di poter avere accesso a molte informazioni all’interno del dispositivo, come ad esempio foto e file multimediali.

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Il team ha comunque precisato che per poter compiere un’operazione di questo tipo bisogna comunque essere in possesso di una chiave di cifratura che risulta differente per ogni singolo dispositivo. 

Ma resta il fatto che comunque le due aziende in questione dispongono di questa chiave, e dunque resta un dubbio molto consistente riguardo la loro buonafede nel non essersi accorti di una falla di sicurezza così importante per quanto riguarda la privacy dei minori.

In ogni caso, subito dopo questa scoperta da parte di questi esperti di sicurezza informatica, l’azienda Qihoo ha nel giro di pochi giorni rilasciato un nuovo aggiornamento per il dispositivo incriminato che consente di rimuovere questa pericolosa backdoor.

Attraverso un comunicato sul sito ufficiale dell’impresa, è stato poi precisato che  “come hanno chiarito i ricercatori, anche se qualcuno riuscisse a sfruttarla, lo screenshot (o qualsiasi altra informazione acquisita) verrebbe inviata ai server di Xplora in Germania (quindi non al produttore cinese) e non sarebbe accessibile a terzi”.

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