Google, due app per migliorare vita delle persone con disabilità

Google, due app per migliorare la vita delle persone con disabilità. L’azienda di Mountain View ha rilasciato due nuove applicazioni per aiutare le persone. 

Ogni anno Google organizza un evento in cui sviluppatori e progettisti discutono di possibili soluzioni tecnologiche che possano aiutare a migliorare la vita delle persone che si trovano in condizioni di disagio.

Si pensa dunque a creare delle applicazioni che gli permettano di affrontare tutte le difficoltà a cui vanno incontro nella vita quotidiana. Per fare due esempi di progetti già realizzati dall’azienda di Mountain View su questo tema, basti solo pensare all’utilità delle app di trascrizione istantanea e amplificatore che hanno permesso di interagire a migliaia di persone con problemi di udito e che da quando vige l’obbligo della mascherina non riescono più leggere il labiale dei loro interlocutori. E adesso, Google è pronta al lancio nel nostro paese di due nuove applicazioni.

Leggi anche: Google Chrome, nuova funzionalità: introdotta scansione antivirus

Google, due app per migliorare la vita delle persone con disabilità: Lockout e Action  Block

La prima si chiama Lockout e il suo scopo è quello di permettere alle persone di vivere la quotidianità con la maggiore autonomia possibile. Attraverso uno smartphone infatti, l’utente ha la possibilità di poter inquadrare l’ambiente circostante e ricevere una descrizione vocale di quella che appare grazia all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Una soluzione che sarà sicuramente di aiuto ai non vedenti e chi ha consistenti problemi alla vista. La prima versione di questa applicazione era stata lanciata negli usa lo sorso anno, ed è adesso pronta per sbarcare anche in Italia. 

La seconda App si chiama invece Action Block. È stata progettata per offrire un valido supporto alle persone che soffrono di disabilità cognitive. Il programma sfrutta infatti le funzione dell’Assistente Google allo scopo di semplificare al massimo le interazioni dell’utente con lo smartphone. Ad esempio, per chiamare un familiare basterà cliccare semplicemente sulla sua foto evitando qualsiasi altro passaggio.

Leggi anche: Google Classroom, cos’è e come funziona

Impostazioni privacy