Ivass: segnalati siti non autorizzati che vendono polizze false

L’Ivaas ha pubblicato un comunicato stampa il 31 Agosto 2020 in cui avverte i consumatori di alcuni siti non autorizzati che vendono polizze false. 

L’Ivass ha diramato un comunicato stampa il 31 agosto 2020 in cui avverte i consumatori di alcuni siti irregolari che vendono false polizze assicurative. I siti segnalati dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni sono i seguenti: www.assicurati-ora.it, www.assitime.eu e www.gabbelarca.com.

Al fine di evitare di diventare vittime di truffe che comportano l’acquisto di polizze false, l’Ivaas raccomanda di verificare sempre, prima di procedere con il pagamenti del premio della polizza, che i contratti siano riconducibili a imprese e intermediari autorizzati che risultino regolarmente iscritti sul sito istituzionale www.ivaas.it. 

Nella circolare inoltrata, l’istituto spiega poi che qualunque pagamento venga effettuato su una carta ricaricabile o prepagata è irregolare e di prestare dunque sempre la massima attenzione a questo passaggio prima di effettuare il saldo. Per qualsiasi tipo di informazione in merito, i consumatori hanno la possibilità di chiamare il Contact Center Consumatori Ivaas al numero verde 800-486661. Il numero è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8 e 30 alle 14 e 30. 

Ivaas: chiarimenti su sito e profili social degli intermediari

L’istituto fornisce anche dei chiarimenti sulla regolarità dei siti internet e i profili social degli intermediari assicurativi che operano on line. Al fine di verificare che si tratti di un profilo affidabile e autorizzato, il consumatore deve sempre preoccuparsi di controllare che in questi siano presenti i dati identificativi dell’intermediario, indirizzo telefonico e di  posta certificata con relativo numero della sede, il numero e la data di iscrizione al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi (RUI) e la conseguente indicazione che l’intermediario in questione sia soggetto a controllo Ivaas. 

Nel caso i seguenti dati non fossero presenti nel sito o profilo social dell’intermediario, il consumatore non deve in alcun modo procedere alle acquiste di una polizza presso questi soggetti in quanto il rischio di truffa è molto alto. Per quanto invece riguarda gli intermediari abilitati in Italia che operano nello Spazio Economico Europeo (SEE), il loro sito o profilo social deve necessariamente riportare, oltre ai dati citati in precedenza, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e una dichiarazione che attesti l’abilitazione all’esercizio della professione in Italia con relativa indicazione fornita dall’Autorità di Vigilanza dello Stato membro d’origine. 

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