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Incentivi e Bonus

Arrivano più soldi nel 2025: ecco chi può ottenere il Bonus Giorgetti

Nel 2025 c’è un bonus che in pochi conoscono e non tutti sanno di poterlo chiedere: tutto quello che c’è da sapere sul Bonus Giorgetti.

Anche nel 2025 ci sarà il cosiddetto “bonus Giorgetti”, un incentivo pensato per una determinata tipologia di cittadini e che permette di avere più soldi netti ogni mese.

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Ti spiego subito come funziona e come averlo.

Come funziona il bonus Giorgetti

Chi ha già i requisiti per la pensione anticipata flessibile (62 anni d’età e 41 di contributi) oppure per quella ordinaria (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini) può fare richiesta all’INPS e ricevere in busta paga la parte dei contributi che normalmente versa ogni mese: si tratta del 9,19% dello stipendio imponibile. Quella cifra, invece di andare all’INPS, resta al lavoratore ed è esentasse.

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In pratica, si tratta di un bonus per i lavoratori che hanno raggiunto l’età pensionabile, ma che sceglie di continuare a lavorare.

La misura riguarda sia il settore pubblico che quello privato, ma i tempi di accredito sono diversi: i primi a riceverlo saranno i dipendenti privati, già da settembre 2025. I dipendenti pubblici, invece, vedranno l’importo aggiuntivo a partire da novembre. Si stima che ne faranno domanda circa 7.000 persone.

La procedura sarà gestita dall’INPS con modalità semplificate, anche tramite i patronati. Serve però inviare la richiesta nei tempi stabiliti per non rischiare di perdere il beneficio.

Attenzione al retroscena: il Bonus Giorgetti dà un vantaggio oggi, ma meno pensione domani

Anche se il bonus rappresenta un aumento immediato del reddito mensile, va considerato l’effetto a lungo termine: quei contributi non versati all’INPS non si accumuleranno per il calcolo della pensione.

Attenzione al retroscena: il Bonus Giorgetti dà un vantaggio oggi, ma meno pensione domani – consumatore.com

In pratica, chi sceglie il bonus riceverà più soldi adesso, ma potrebbe trovarsi con un assegno più basso una volta smesso di lavorare. Una decisione che va valutata con attenzione, in base alla propria situazione.

Perché si chiama “bonus Giorgetti”

Il nome deriva da Giancarlo Giorgetti, attuale ministro dell’Economia, che ha ripreso un’idea già sperimentata nel 2004 da Roberto Maroni. Anche allora si cercava di incentivare la permanenza in servizio dei lavoratori più anziani, considerati una risorsa importante per l’esperienza accumulata.

Giorgetti ha spiegato che il bonus non è obbligatorio e che i lavoratori hanno ovviamente la libertà di decidere se smettere di lavorare e andare in pensione o restare in servizio con un vantaggio economico.

Assegno sociale 2025: le novità

Parallelamente, è stato confermato anche l’assegno sociale, destinato a chi ha redditi bassi e vive in condizioni di disagio economico. L’importo per il 2025 è di 538,69 euro mensili per 13 mensilità.

Spetta ai cittadini italiani e stranieri residenti, in possesso dei requisiti richiesti. Non è soggetto a IRPEF e non può essere né sequestrato né pignorato. Un sostegno fondamentale per chi è davvero in difficoltà.

Pubblicato da
Aurora De Santis