Come funziona la pensione di reversibilità, quando spetta alla moglie e in quale percentuale: come funziona il servizio per i superstiti.
Per tutelare una famiglia, quando un coniuge viene a mancare, scatta la pensione destinata ai superstiti. Si tratta di un servizio che permette di presentare domanda di pensione indiretta, con la possibilità di erogare la pensione ai familiari superstiti dopo la morte del pensionato o del lavoratore. La cifra che l’INPS eroga è pari a una quota di percentuale della pensione già liquidata.
Viene chiamata anche “pensione ai superstiti”, e non è altro che un trattamento pensionistico speciale, che viene riconosciuto al momento del decesso di un pensionato/lavoratore o dell’assicurato (in caso di pensione indiretta) nei confronti dei familiari superstiti.
Se la pensione di reversibilità consiste nell’erogazione di una quota percentuale della pensione, la pensione indiretta viene riconosciuta quando l’assicurato ha accumulato almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva, oppure cinque anni di contributi accreditati, di cui almeno tre anni negli ultimi cinque anni prima del decesso.
Come funziona la pensione di reversibilità per il coniuge superstite e in quale percentuale si calcola
A questo particolare trattamento pensionistico hanno diritto i partner superstiti, coniugi e uniti civilmente, ma anche figli minorenni, figli inabili al lavoro, figli maggiorenni studenti, fratelli celibi o sorelle nubili. Quando il partner superstite si risposa, fa decadere automaticamente la pensione di reversibilità.
Il coniuge superstite ha diritto a un assegno, erogato dall’INPS, una volta l’anno ed equivalente a due annualità complete della quota di pensione, comprendente anche della tredicesima. Anche un coniuge separato o divorziato ha diritto a percepire la pensione di reversibilità.
In caso di divorzio, il superstite deve essere titolare di assegno divorzile. La pensione erogata ai familiari superstiti rispetta una quota percentuale della pensione già liquidata e di quella che sarebbe spettata al defunto. Le aliquote di reversibilità sono stabilite in base alla condizione familiare del superstite. Pensione di reversibilità, solo queste vedove avranno la quattordicesima.
Le aliquote di reversibilità, le varie situazioni in famiglia alla morte del pensionato
Se il coniuge superstite resta da solo, ha diritto a percepire il 60% delle reversibilità, se il coniuge ha un figlio a carico, ha diritto a percepire una pensione di reversibilità dell’80%. Se il coniuge ha a carico due o più figli, ha diritto a percepire il 100% della pensione di reversibilità. Se ad avere diritto alla reversibilità sono soltanto i figli, a questi spetta il 70% se si tratta di un figlio solo.
Per due figli, la quota è pari all’80%, da tre figli in su spetta il 100%. Se la pensione di reversibilità spetta al genitore, la quota è del 15%, per due genitori è del 30%, per un fratello o una sorella è del 15%, mentre per due fratelli o sorelle è del 30%. Tre fratelli o sorelle è del 30%, quattro fratelli o sorelle è del 60%, e così a salire, fino al 100% spettante a sette o più fratelli o sorelle. Pensione di reversibilità, quando decade al coniuge divorziato.
Come fare domanda per la pensione di reversibilità e quando scatta
La pensione di reversibilità scatta dal mese successivo alla morte del pensionato/lavoratore o dell’assicurato. Fare domanda è semplicissimo, basta inoltrare la richiesta presso il Contact Center dell’INPS, al numero gratuito 803 164 da rete fissa e allo 06 164 164 da telefonino. Altrimenti, la domanda si può inoltrare anche presso il Patronato.
La pensione di reversibilità rappresenta dunque un sostegno finanziario importante per una famiglia, per tutelare i superstite a seguito del decesso di un lavoratore o di un pensionato. Un beneficio erogato dall’INPS per determinare una stabilità economica dopo la perdita di un coniuge. Anche le persone che ricevono la reversibilità hanno diritto alla pensione di vecchiaia. Pensione di reversibilità, chi può averla in un’unica soluzione.
In questo caso, i superstiti riceveranno sia la pensione INPS che la reversibilità. La reversibilità ha durata variabile, per il coniuge è a vita, a meno che questo non convoli a nuove nozze, mentre per i figli, la pensione dura fino al raggiungimento di un’eta in particolare o di una specifica condizione. Il limite di età, solitamente è fissato ai 18 anni, salvo proroghe per motivi di studio (dove si può estendere fino ai 26 anni massimo) o di inabilità la lavoro.
Pensione di reversibilità e redditi familiari: la percentuale ridotta
I redditi compresi tra i 20.489,82 euro e 27.319,76 euro, la riduzione della pensione percepita è del 25%. Per i redditi compresi tra 27.319,76 euro fino a 34.149,76 euro, la riduzione è del 40&. Per i redditi superiori ai 34.149,74 euro la riduzione è del 50%. Per i redditi più bassi, invece, non è prevista alcuna riduzione sulla reversibilità. Eredità, oltre alla pensione di reversibilità può spettare anche questo.
Questo sistema pensionistico viene tassato, poiché costituisce reddito, dunque deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi tramite modello 730. Dichiarazione redditi, guida passo dopo passo per una compilazione corretta. Infine, si può chiedere la rinuncia alla pensione di reversibilità attraverso comunicato ufficiale presso un notaio.