Bonus 150 euro, nuovi pagamenti a sorpresa a maggio

In arrico a sorpresa nuove erogazioni del secondo bonus una tantum voluto dal governo Draghi per fronteggiare l’inflazione

Bonus 150 euro per docenti supplenti (Adobe) – Consumatore.com

Nonostante siano passati diversi mesi sono ancora in circolazione pratiche che riguardano i bonus anti inflazione. Si tratta del secondo bonus voluto dal governo Draghi per assorbire gli effetti dell’inflazione nello scorso anno. In particolare, sono stati emessi provvedimenti per il bonus da 150 euro. Infatti ci sono ancora lavoratori che attendono il secondo bonus anti inflazione del governo Draghi che, va ricordato, riguarda il periodo di riferimento di novembre 2022.

Bonus 150 euro ai docenti supplenti, ecco il pagamento

Bonus 150 euro per docenti supplenti (Adobe) – Consumatore.com

Infatti tali destinatari dle pagamento che è stato predisposto per il mese di maggio sono i docenti autori di supplenze brevi dello scorso novembre 2022. Infatti, tali docenti ancora non avevano ricevuto il bonus da 150 euro. Il pagamento coincide anche con lo sblocco di altre erogazion ia favore dei supplenti brevi. Infatti, sul portale NoiPa sono stati annotati i pagamenti in corso per tutti i suplenti brevi che ancora non avevano ricevuto la loro paga degli ultimi mesi.

Infatti, com’è noto, i supplenti brevi che vengono convocati dalle graduatorie d’istituto non ricevono i pagamenti delle ore lavorate ad ogni mese così come accade ai supplenti che sono convocati dagli elenchi gps. Quindi, maggio è un mese di resa dei conti per diverse categorie di docenti che fungono da supplenti per brevi periodi o poche ore.

E’ opportuno ricordare l’enelco degli assegnatari del bonus da 150 euro: Si tratta di una platea molto vasta di categorie che corrisponde a circa 22 milioni di persone: lavoratori dipendenti, autonomi, stagionali, domestici, dello spettacolo; titolari di pensione, assegno sociale, pensioni di invalidità, trattamenti di accompagnamento alla pensione; co.co.co.; dottorandi e assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione Separata; percettori Reddito di cittadinanza, di Naspi e Dis-Coll, di disoccupazione agricola; autonomi senza partita Iva con contratti d’opera nel 2021; incaricati alle vendite a domicilio; chi ha avuto nel 2021 indennità per lavoratori stagionali del turismo, stabilimenti termali, spettacolo, sport. Si tratta di un’ampia fascia di soggetti con il limite di reddito massimo di 20.000 euro lordi.

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