I fitti sono arrivati alle stelle a Milano con gli aumenti dovuti all’inflazione ancora in corso che hanno aggravato prezzi già altissimi
Quando c’era la pandemia e le chiusure forzate i media davano un ampio spazio a ristoratori, gestori di bar e parrucchieri che lamentavano le difficoltà ad andare avanti. A distanza di tre anni queste attività si sono riprese alla grande ma lo stesso frastuono mediatico non si solleva per le persone più deboli della società che devono combattere senza armi contro l’inflazione. Oggi chi è in commercio aumenta e risolve la questione personale della perdita di potere di acquisto della moneta.
Milano, affitti da record e la studentessa dorme in tenda
Il problema, invece, non ha soluzioni per i ceti più deboli ai quali on appartengono solo persone con redditi bassi. In diffficoltà sono anche i redditi medi e alcune categorie che rappresentano il futuro del paese come gli studenti universitari. Infatti per costoro studiare è diventato molto costoso. Molte persone non hanno la fortuna di nascere in città dove ci sono le facoltà universitarie e per tracciarsi un futuro devono spostarsi e fittare delle stanze.
Tuttavia, l’inflazione ha compromesso le possibilità per tanti studenti che si vedono aumentare gli affitti delle stanze in maniera notevole. E’ il caso di Milano dove una stanza non si trova ad un prezzo minore di 600 euro mensili. Per questo motivo una studentessa ha deciso di alzare la protesta e i riflettori sulla questione in modo forte ma che ha avuto sicuramente il suo risvolto mediatico.
Infatti, la studentessa del Politecnico di Milano ha deciso di dormire con la tenda all’esterno dell’università come forma di protesta contro questa situazione che impedisce agli studenti di proseguire gli studi o almeno di farlo nei tempi. Il rettore dell’Università sostiene la ragazza e afferma che Milano ormai è una città per anziani e ricchi e occorre realizzare alloggi non solo per gli studenti ma per i laureati che iniziano a lavorare e non riescono a pagare l’affitto.