La Coop cede al Gruppo Gabrielli, Tigre, spariranno dalla Capitale. L’ennesima cessazione preoccupa i dipendenti e ciò comporta malcontento e preoccupazione.
E’ ufficiale, la Coop spararirà ufficialmente dalla Capitale e ne rimarann pochissimi in città. Da poco è confermata la notizia che l’azienda è stata ceduta al gruppo della Tigre. Se da un lato ci saranno numerose novità a livello di prodotti e qualità offerti alla clientela, quelle che riguardano i lavoratori preoccupano. Molti dei dipendenti dell’azienda hanno espresso paura per la cessione del marchio in quanto i vantaggi dei loro contratti e del loro salario potrebbero non essere garantiti dal nuovo brand. L’ansia e le angosce dei lavoratori si fanno sempre più reali, intanto la cessazione potrebbe concludersi nel giro di pochissime settimane.
I supermercati Coop spariscono da Roma
I supermercati Coop scompariranno presto da Roma ed ufficialmente ne rimarranno solo 7 in città. L’ ennessima cessione, porta con sé la nascita di una nuova catena di supermercati, Tigre. Con l’introduzione di questa nuova realtà i clienti possono aspettarsi una gamma differente di prodotti ed un nuovo livello di servizio.
Tuttavia, i sindacalisti del lavoro hanno espresso grande preoccupazione per i lavoratori, a causa di ciò che viene definito come ‘spacchettamento’ dei contratti. Infatti, esiste la possibilità che i nuovi contratti offerti ai lavoratori, sia quelli già esistenti o di nuova assunzione, possano non garantire la stessa copertura prevista da Coop. Ad esempio, nei contratti con Tigre i dipendenti non potrebbero usufruire di coperture su malattie e infortuni pagati al 100% ,simili a quelle fornite dai contratti Coop.
Nonostante tutte le modifiche che stanno arrivando, la corsa alla spesa di Pasqua continua. Mentre i clienti girano per le corsie dei supermercati in cerca di alimenti, i lavoratori si chiedono che cosa ne sarà del loro futuro. Per far sicuro che le cose si muovono nella giusta direzione e che tutto ciò che cambierà per il meglio, i sindacati stanno chiedendo un dialogo con le aziende. Sperando in una soluzione di intesa, sarebbe meglio non sottovalutare la complessità della situazione in modo che i lavoratori siano informati sui possibili cambiamenti nei loro contratti di lavoro.
