Il nuovo reddito di cittadinanza, ecco come sarà

In arrivo il nuovo reddito di cittadinanza. Si chiamerà Mia, ossia “Misura di inclusione attiva”

Nuovo reddito di cittadinanza in arrivo (Adobe) – Consumatore.com

E’ in arrivo il nuovo reddito di cittadinanza. Non ci sarà, quindi l’eliminazione definitiva della misura di sostegno. Si cambia il nome e si chiamerà Mia, acronimo di  “Misura di inclusione attiva”. La riforma potrebbe andare in vigore già a settembre, ossia quattro mesi prima delle previsioni che davano il reddito di cittadinanza in vigore fino all’intero 2023.

La nuova misura non è ancora stata definita nei dettagli. Manca inoltre la parte più attesa, ossia quella relativa al reintegro nel mondoi del lavoro attraverso strumenti di inserirmento. Per ora emerge che il nuovo reddito di cittadinanza sarà suddiviso in due categorie di percettori: nuclei con minore, o over 59 o diversamente abile, e nucleo con occupabili.

Nuovo reddito di cittadinanza, si chiamerà Mia

Nuovo reddito di cittadinanza in arrivo (Adobe) – Consumatore.com

Pe ri primi il sussidio base è di 500 euro, come per il reddito di cittadinanza. Per il secondo caso, invcece, il sussidio subisce un taglio e scende a 375 euro. Cambia anche la durata al primo anno per gli occupabili. I primi, infatti, continueranno a riceverlo per 18 mesi come accade oggi mentre gli occupabili avranno 1 anno di tempo.

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Non sono ancora emersi dettagli sull’ammontare della somma con l’aumento del numero dei componenti familiari. Inoltre, nulla è emerso sulle modalità di erogazione. Oggi il reddito viene inoltrato su una carta ricaricabile che è utilizzabile soltanto per determinati esercizi commerciali che rivendono merce autorizzata al’acquisto con la carta.

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E’ in discussione, poi, anche l’eventuale aggiunta in caso di presenza di affitto. Oggi il reddito di cittadinanza prevede un’ integrazione dfi 280 euro  in presenza di affito. Il prossimo consiglio dei ministri tratterà anche l’argomento preparato dalla ministra del lavoro Calderone e non sono esclusi aggiustamenti, proposte, modifiche. L’obiettivo è quello di arrivare già a settembre con un nuovo strumento che sostituirà il reddito di cittadinanza. Il sussidio, quindi, cambia pelle e nome ma non viene cancellato.

 

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