Per i consumatori di latte ariva una decisione drastica che cambierà alcune abitudini per coloro che preferiscono il noto marchio
La pandemia ha comportato inevitabili cambiamenti in diversi settori produttivi. Le produzioni e le distribuzioni sono cambiate nel periodo di lockdown e per molte aziende è stato anche un momento positivo per scoprire nuove soluzioni. Un esempio diffuso è quello dello smart working, il lavoro agile che è entrato sempre più nelle modalità organizzative del lavoro delle aziende private relativamente ai servizi.
Il calo delle produzioni e le abitudini dei consumatori cambiate di punto in bianco durante il lockdown ha cosrtetto tante imprese ad adeguarsi e molte hanno scoperto soluzioni più efficienti di lavoro. Ciò può comportare, però, anche dei cambiamenti non solo per i lavoratori ma in certi casi anche per i consumatori o utenti.
Granarolo, addio al latte fresco
E’ il caso del latte Granarolo che a breve non sarà più possibile bere nella modalità fresca. Infatti, l’azienda ha deciso di eliminare gli sprechi dovuti al latte fresco scaduto lungo le catene di supermercati serviti dalla linea produttiva del noto marchio alimentare. L’osservazione è nata proprio durante il lockdown.
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Infatti, in quel periodo le persone per il timore di prendere il covid facevano grandi provviste di cibo. Il latte fresco, in tal senso, non ndava più bene perchè c’era la necessità del latte a più lunga conservazione in modo da allungare i tempi per la spesa successiva. Da qui è nata un’abitudine probabilmente in tanti consumatori che anche ormai in un mercato tornato normale si cerca di acquistare sempre più il latte a media o lunga conservazione.
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Le abitudini dei clienti sono probabilmente cambiate e ciò sta generando diversi sprechi di latte fresco. Per sopperire alla questione Granarolo ha deciso per il mercato italiano di eliminare il latte fresco. Ciò è dovuto anche ad una legge italiana che prevede la scadenza a 6 giorni dle latte mentre negli altri paesi si attesta a 10 giorni.
